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Nasce l’Ordine dei fisioterapisti, la sfida di “Costruire”

MESSINA – L’annuncio era stato dato lo scorso 8 settembre dall’allora ministro Roberto Seranza: è nato ufficialmente l’Ordine della professione sanitaria di Fisioterapista. La firma in calce al decreto ha riconosciuto la meritata autonomia della  figura professionale all’interno delle strutture ordinistiche nazionale. La provincia di Messina sono 720 i professionisti chiamati al voto, in terza convocazione, l’1 il 2 e il 3 aprile. Si costituirà così l’Assemblea elettiva dell’ordine di Messina,  per eleggere il primo Consiglio direttivo ed  il primo Collegio dei revisori del neonato ordine professionale. In ambito nazionale sono quasi 70mila i fisioterapisti che saranno rappresentati e che, fino a qualche mese  fa, erano inseriti all’interno di un albo nazionale in seno all’Ordine multi-professionale denominato Tsrm-Pstrp, nel quale rientravano 19 professioni sanitarie. I fisioterapisti ad oggi si ritrovano tutti iscritti nel proprio Ordine. Tra gli altri, hanno presentato la loro lista denominata lista “Costruire” un gruppo di stimati professionisti con capolista Walter Consiglio (nella foto), già Presidente della Commissione d’albo uscente. “Sono numerose – spiega Consiglio – le sfide che ci attendono per rappresentare, valorizzare, tutelare e far crescere sempre più la figura del fisioterapista. Il nome che abbiamo scelto per identificare il nostro gruppo, la parola “Costruire” – prosegue – vuole racchiudere l’essenza del mandato che ci impegniamo ad intraprendere e cioè progettare, per e con i nostri colleghi, il nuovo Ordine su misura per le nostre esigenze, vicino ai colleghi, capace di percepire le sfumature dei vari ambiti nei quali esercitiamo la nostra professione senza dimenticare la grande importanza che merita il percorso formativo universitario che consentirà  ai  professionisti di definirsi tali. Come la casa da costruire, aperta ad accogliere tutti i fisioterapista, che diventerà la nostra immagine,  che possa far conoscere la nostra professione ed il nostro ruolo all’interno del sistema riabilitazione – conclude Consiglio – anche e soprattutto nell’interesse primario che è la salute  dei pazienti”.