Liste provinciali, le ultime indiscrezioni e quasi-ufficialità…

Dieci giorni per chiudere le liste, gran parte dei giochi sono stati fatti, gran parte degli accordi presi, gran parte delle capriole consumate così come i patti sottobanco e le vendette. C’è tempo per gli ultimi aggiustamenti a sorpresa. Ovviamente le caselle mancanti quasi sempre sono quelle rosa ma all’ultimo momento si provvederà, senza ambizioni e senza voli pindarici. Di sindaci le liste son piene, vanno proprio a ruba, per le donne invece, come diciamo noi “ cersasi fimmina disperatamente…”. C’è chi, come il Pdl oltre alla caselle rosa ha qualche piccolo problema anche con quelle “azzurre”… e c’è chi, come Carmelo Lo Monte ex Mpa sta piazzando le sue pedine migliori un po’ in tutto l’arco partitico….

Diamo uno sguardo alla carrellata d’indiscrezioni e di quasi-ufficialità che circolano.

Iniziamo con Grande Sud e con gli uomini di Miccichè in riva allo Stretto: l’ex assessore comunale Elvira Amata tenta il salto a Palermo, con lei il sindaco di Scaletta Salvatore Briguglio, l’ex sindaco di Milazzo Lorenzo Italiano, l’ex assessore provinciale Pippo Sciotto, il sindaco di Antillo Davide Paratore, il sindaco di Francavilla (nonché ex assessore provinciale) Lino Monea, il sindaco di Rocca di Caprileone Bernardette Grasso. In lista potrebbe entrare anche un fedelissimo di Lo Monte: Carmelo Calabrò (vicino al sindaco di Graniti D’Amore) dopo le perplessità espresse in casa Idv sul suo nome.

E passiamo all’ Italia dei valori dopo l’arrivo delle truppe lomontiane: Nino Alessi, segretario provinciale del partito, Franco Pettinato, sindaco di Fondachelli Fantina, Gaetano Duca, ex assessore provinciale (ex Mpa), Andrea Scarpignato sindaco di Motta Camastra, Domenico Prestipino, sindaco di Pagliara ed uno tra Nino Romanzo (sindaco di Monforte ) e Nino Di Stefano (sindaco di Valdina). Per le donne, previste dalla normativa, ci sono ancora dieci giorni……

Nella corazzata Pdl, contrassegnata da un’emorragia costante (dopo gli addii dei finiani, del gruppo D’Alcontres, di D’Aquino e del gruppo Beninati) queste elezioni hanno un doppio sapore: pesare le forze interne tra quel che resta degli ex Forza Italia e il carro degli ex An. In gioco c’è il controllo del partito. Confermati gli uscenti Buzzanca, Formica (che va per la quinta legislatura senza il minimo accenno di stanchezza nonostante i 365 giorni l’anno al lavoro dei suoi manifesti….) e Corona (lui spera sul bis). Del trio sia Buzzanca che Corona non sono stati sempre all’Ars, il primo ha lasciato la doppia poltrona a giugno perché decaduto per incompatibilità e il secondo, durante il periodo del suo arresto nell’inchiesta sulle false polizze fidejussorie, è stato sospeso per alcuni mesi (sostituito da D’Aquino) e poi rientrato. Dopo l’addio del quarto deputato uscente, Nino Beninati (che è stato anche assessore nel primo governo Lombardo), di fatto gli ex azzurri sono rappresentati solo da Corona, da qui la necessità di rinforzare l’area ex Forza Italia per non lasciare campo libero ai barcellonesi, attraverso la candidatura di Nino Germanà sul quale punteranno gran parte dei forzisti (e Ricevuto). Si fa strada l’ipotesi della candidatura del consigliere provinciale Filippo Miracula. I pdiellini hanno qualche problema, dopo le ultimissime fughe a riempire non solo le caselle “rosa” (problema comune a tutti) ma anche le ultime “azzurre”, dal momento che tra i colossi in campo non sono molti i pretendenti a far da riempitivi. Per le quote rosa spuntano i nomi di Ornella Trovato, sindaco di S.Piero Patti e di Daniela Lucchesi.

L’UDC- che di recente ha allargato la famiglia vede in lizza: l’uscente Giovanni Ardizzone (che a quanto pare ha anche un posto nel listino di Crocetta, anche se l'interessato nega perchè dice di essere pronto a misurarsi con le preferenze),. “Sono capolista- dichiara Ardizzone-e come ho sempre fatto continuerò a misurarmi con le preferenze”. Per lui, a questo punto, in caso di vittoria di Crocetta, c’è un posto in giunta regionale. Pio Amadeo (corrente Leanza), il consigliere provinciale Saro Sidoti (gruppo Naro), l’ex assessore provinciale Mario D’Agostino, il sindaco di Galati Mamertino Bruno Natale, l’ex assessore provinciale Pietro Petrella (gruppo Naro). Il gruppo Beninati, neo arrivato, dovrebbe candidare uno tra il vicepresidente del consiglio provinciale Enrico Bivona (in pole position) e l’ex assessore comunale Pippo Corvaja. In alto mare anche i centristi per le donne, tra le papabili si fanno i nomi di Daniela Bruno (ex assessore provinciale ed ex Mpa), Pinella Aliberti (ex assessore comunale ed anche lei ex Mpa), l’architetto Maria Certo.

LISTA CROCETTA PRESIDENTE- Nonostante (o forse proprio in conseguenza ….) il diktat emerso dalla direzione provinciale del Pd di vietare la candidatura di tesserati, dirigenti e deputati nella lista Crocetta presidente, c’è chi, come Francesco Calanna (di malumore dopo lo scherzetto che il Pd gli ha giocato nel 2008 lasciandolo fuori…) ci sta pensando seriamente, con l’appoggio di Lumia che non vede di buon occhio l’inserimento di un suo uomo in una lista provinciale Pd a senso unico. Per la verità Calanna non è l’unico (soprattutto tra gli ex Ds) che sta pensando ad una migrazione verso lidi più certi. Pronto a correre con Crocetta anche il capogruppo provinciale del Movimento liberi insieme Roberto Cerreti che sta valutando il da farsi e si sta scaldando per obiettivi più…pesanti. In lista c’è Marcello Greco, consigliere comunale Udc che ha sbattuto la porta quando ha iniziato a vedere troppo affollamento. Scendono le quote dell’ex city manager Emilio Fragale, che non sembra intenzionato a candidarsi (in queste elezioni) e salgono quelle dell’ex deputato regionale Maurizio Ballistreri. Con Crocetta corre l’ex Fli, nonché ex coordinatore provinciale Fli ed ex commissario Iacp Giuseppe La Fauci.

PDS (ex MPA divenuto Partito dei siciliani)- L’uscente Fortunato Romano dovrà vedersela con un altro uscente (ex Pd) Beppe Picciolo e con un altro semi-uscente (visto che è stato all’Ars come sostituto di Corona prima e Buzzanca poi), l’ex assessore regionale Antonio D’Aquino. In lizza ci sono anche Nino Reitano, Marcello Bartolotta (ex sindaco di Limina) e Salvuccio Materia. Un capitolo a parte riguarda gli uomini del Fli, al punto che il coordinatore regionale Carmelo Briguglio nei manifesti campeggia con lo slogan “In prima persona” ma non ha ancora messo il simbolo del partito con cui schierarsi. Resta fedele al patto con Lombardo ma la sua candidatura potrebbe essere inserita tra gli ex Mpa o con il Grande Sud.

PD- Giochi chiusi nel Pd con gli uscenti: Franco Rinaldi, Filippo Panarello e Giuseppe Laccoto. In lista anche il segretario provinciale Nino Bartolotta, il consigliere comunale Nicola Barbalace, il sindaco di San Filippo del Mela Francesco Cocuzza. Tra i papabili anche il consigliere provinciale Luigi Gullo. Consueto ostacolo quote rosa, i nomi potrebbero essere: Liliana Modica, Emilia Barrile.

SEL – Nella lista messinese di Sinistra ecologia e libertà i nomi in campo sono Daniele Ialacqua, Salvatore Chiofalo, Maurizio Marchetti, Elio Morabito, Andrea Carbone. Nei giorni scorsi si era diffusa l’indiscrezione sulla candidatura di Maurizio Palermo, consigliere provinciale Idv, smentita categoricamente dall’interessato.

Movimento 5 stelle- La lista è già ufficiale dal momento che il sistema adottato è quello della scelta in assemblea e non nelle “segrete stanze” dei partiti. L’abbiamo già resa nota nei giorni scorsi, ma cogliamo l’occasione per ricordare i nomi dei grillini che si candidano alle regionali : Valentina Zaferana, Caterina Bonanno, Giusy Forestiere, Leonardo Russo, Maria Cristina Saija, Alessio Villarosa, Francesco D’Uva, Carlo Fanara, Massimiliano Mannelli, Alberto Laspada, Gaetano Nuciforo.

A prescindere da come andrà a finire, perché le urne, visto il clima che si respira, potrebbero riservare sorprese, i partiti messinesi meritano uno zero meno meno per la considerazione (tranne nel caso di Grande sud) che hanno per le donne in politica. A questo punto tanto vale votare per l’abrogazione delle quote rosa obbligatorie almeno ci risparmiate la presa in giro.

Rosaria Brancato