Franza sotto inchiesta, la Procura indaga sul traghettamento nello Stretto

C'è attesa per il confronto tra il GIP Salvatore Mastroeni e l'ingegnere Vincenzo Franza, dopo l'interdizione, disposta dal giudice, dei vertici della compagnia di navigazione. L'interrogatorio è stato fissato per giovedì 4 giugno prossimo.

Quel giorno il giudice ascolterà l'armatore e la madre Olga Franza, mentre le altre 4 persone coinvolte saranno interrogate per rogatoria. Saranno cioè i giudici di Reggio Calabria ad interrogare l'amministratore delegato Antonio Repaci, residente dall'altro lato dello Stretto, ed a Salerno i tre rappresentanti della Salerno container terminal, Agostino, Vincenzo ed Enrico Gallozzi. I verbali degli interrogatori torneranno poi a Messina. Pochi dubbi che l'ingegnere Franza e la madre decidano di rispondere al confronto, al quale prenderà parte anche il titolare dell'inchiesta, il pm Liliana Todaro.

E' lei ad occuparsi dell'indagine, della quale ancora traspare poco, a leggere il provvedimento del giudice Mastroeni. Il sostituto procuratore aveva chiesto al GIP una interdizione generica, Mastroeni l'ha poi "declinata" alle gare, esclusivamente a quelle pubbliche e bandite in provincia di Messina. A parte le sei persone interessate, al momento non ci sono altri indagati ma è probabile che presto l'indagine sul traghettamento nello Stretto registri sviluppi ancora più eclatanti.

La Procura infatti sta indagando anche sull'approdo a sud, a Tremestieri, e sull'aggiudicazione della gara relativa al terminal, nel 2010 andata sempre al gruppo Franza. Anche in quella occasione, infatti, alla gara partecipò la stessa anzienda salernitana del gruppo Gallozzi che secondo la magistratura messinese ha concorso alla gara pilotata dai Franza. Anche in questo caso i fari degli investigatori puntano specificatamente sugli aspetti relativi al traghettamento nello Stretto, e mirano a capire quanto ci sia di legale, e se ci sono in questo specifico caso rilievi penali, su quella che è una sorta di regola non scritta in fatto di affari di navigazione, e cioè che "ogni armatore è padrone sulle spiagge di casa propria".

Alessandra Serio