Acquedolci: attesa la firma del presidente Lombardo per la decadenza del Consiglio Comunale

La situazione politica del comune nebroideo diventa sempre più articolata e critica.

Si attende, infatti, la firma del presidente della Regione Raffaele Lombardo sul decreto che sancisce la decadenza del Consiglio comunale.

Il provvedimento è pronto e già firmato dall’assessore regionale agli Enti Locali Francesco Scoma.

La vicenda sembra proprio ad un passo dalla conclusione e la nomina del commissario che prenda il posto del Consiglio comunale servirebbe a vanificare l’assemblea di mercoledì scorso che ha proceduto alla surroga di tre degli otto consiglieri dimissionari.

La decadenza è dietro l’angolo, ma il caso Acquedolci avrà di certo uno strascico giudiziario: lo stesso decreto cita le memorie e le denunce presentate dalla minoranza alla Regione e all’autorità giudiziaria e rimanda proprio ai tribunali la valutazione sulla fondatezza delle denunce.

La decadenza è una presa d’atto, si legge nella proposta dell’assessore Scoma, in quanto le dimissioni hanno ridotto a 7 la composizione del consiglio determinando la mancanza del numero legale minimo per la funzionalità dell’organo. Intanto, dopo gli interventi dei senatori Pistorio dell’Mpa e D’Alia dell’Udc, che erano stati piuttosto duri nei confronti delle dimissioni dei consiglieri parlando di paese sudamericano e di grave atto di arroganza politica, adesso intervengono i deputati regionali del Pdl con in testa il capogruppo Innocenzo Leontini: il presidente Lombardo firmi subito il decreto – affermano i deputati Pdl – e non dia l’impressione di utilizzare il proprio ruolo per creare conflitti e destabilizzando il comune di Acquedolci in funzione di piccoli vantaggi di partito.