Capo d’Orlando: il sindaco Sindoni interviene sulla questione AtoME1

E’ di nuovo emergenza rifiuti.

I cassonetti delle città sono nuovamente ricolmi e l’immondizia è riservata sulla strada.

Sulla delicata vicenda dei 180 lavoratori licenziati prende la parola il sindaco, Enzo Sindoni.

Riportiamo il comunicato stampa diramato dal Comune da lui amministrato: «l’ennesima azione strumentale di un gestore alla strenua difesa degli ingiusti guadagni che gli derivano da un contratto che dicono di volere rescindere ma che non rescindono mai”. E’ questo il primo commento del sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni, alla notizia del licenziamento dei 180 dipendenti, di Nebrodi Ambiente e Fasteco, che curano il servizio di raccolta dei rifiuti nei 33 comuni ricadenti nell’ambito dell’Ato 1. “Stiano tranquilli i lavoratori che questo lavoro è loro e continuerà ad esserlo chiunque abbia in affido il servizio e stiano anche tranquilli sul fatto che, fin quando loro non riceveranno il pagamento degli stipendi di novembre e dicembre, l’Ato non corrisponderà alcuna somma al gestore. Ho da parte mia esortato il Consiglio di Amministrazione dell’Ato a corrispondere direttamente ai dipendenti qualsiasi somma nella disponibilità della società. Devo al tempo stesso– ha continuato il sindaco paladino– rendere pubblica una incredibile vicenda che vede l’Ato privata da mesi di somme che le appartengono, perché versate dai cittadini, ma che a causa dell’incorporazione del Banco di Sicilia all’interno di Unicredit, non le sono state riversate. E’ pazzesca la superficialità con la quale l’istituto di credito sta trattando la vicenda. Non è infatti ad oggi possibile sapere di quale somma si tratti e ciò a causa della modifica di codici, derivata dal cambiamento del sistema informatico della banca. Eppure– conclude Sindoni– già in questa verifica potrebbe stata parte della soluzione del problema. Invito lavoratori, sindacati e cittadini che auspico paghino puntualmente la bolletta relativa al 1° semestre 2008, a non cedere alla logica del “tanto peggio tanto meglio”, nella quale gruppi economici distanti ed esponenti politici distratti, rischiano di far cadere il territorio».

Intanto i lavoratori dell’AtoMe1 hanno iniziato una serie di manifestazioni e sono intenzionati a far “sentire la loro voce” al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, al Prefetto Francesco Alecci e al Presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto.