San Fratello. Prima notte d’occupazione dell’aula consiliare. Si protesta contro l’indifferenza del governo nazionale

Dalle parole ai fatti. Potrebbe essere raccontata così questa prima notte di occupazione dell’aula consiliare del Comune di San Fratello da parte del sindaco Salvatore Sidoti Pinto, dei consiglieri comunali e molti altri cittadini per il mancato arrivo di aiuti e risorse da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri per lo stato di calamità naturale, dichiarato in seguito alla frana dello scorso 14 febbraio. Un silenzio, o forse per meglio dire un’indifferenza, a cui però i residenti del centro nebroideo hanno deciso di rispondere in modo compatto. Come si ricorderà, infatti, il disastro ambientale ha reso inagibili piu’ di 600 abitazioni e danneggiato le contrade urbanizzate di Stazzone, Riane e Porcaro, provocando lo sgombero di 1.500 persone. Un bilancio drammatico, ma fanno ancora più male le condizioni in cui il paese si trova a due mesi dal disastro ambientale che lo ha colpito.

I rappresentanti del civico consesso, e il primo cittadino intendono però precisare che la protesta non è rivolta alla Protezione Civile Regionale né tantomeno al governo di Palermo, ma è stata determinata dalla mancata firma dell’ordinanza del Governo nazionale che prevede dei finanziamenti per affrontare i gravi problemi che abbiamo dovuto affrontare dopo la frana che ha colpito la zona. Per questo pomeriggio alle 17 e’ stata convocata una seduta del Consiglio comunale straordinario.

(foto Sturiale)