Rete ospedaliera, l’Assessore Regionale Bernardette Grasso conferma impegno

La nuova rete ospedaliera approvata dalla giunta Musumeci raggiunge diverse soddisfazioni, anche da altre forze politiche, come il capogruppo Pd del consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Carmelo Cutugno, che si è anche dimesso a seguito di questa nuova rimodulazione.
Lo stesso Alessio Villarosa, deputato barcellonese dei 5 Stelle e sottosegretario all'economia, aveva espresso un timido plauso alle novità. L'Assessore e deputato regionale Bernardette Grasso di Capri Leone si era spesa invece per il territorio di Sant'Agata di Militello:
"Con l’approvazione della Rete Ospedaliera, da parte della Giunta regionale, viene mantenuto l’impegno personale e dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, verso il territorio nebroideo per il potenziamento del presidio ospedaliero di Sant'Agata di Militello”.
Il presidio ospedaliero aumenterà l'offerta di servizi e specialità anche con l'attivazione di nuovi posti letto.
“Sarà istituito – aggiunge l’assessore Grasso – un reparto di sub intensiva post-operatoria e, soprattutto, sarà confermata l'unità complessa di cardiologia e di Unità di Terapia Intensiva Coronarica, che il governo precedente aveva messo a rischio di sopravvivenza. Inoltre, è stato confermato, nel nuovo piano ospedaliero regionale, il potenziamento dell'ospedale di Mistretta con la nuova istituzione di un reparto di neuroriabilitazione. Vorrei ringraziare quanti hanno riconosciuto l’impegno profuso in anni di battaglie e lotte personali in commissione sanità e il riconoscimento di questo governo, per far elevare l'ospedale di Sant'Agata di Militello come presidio di base. Tutto ciò è volto a una più qualificata, efficiente ed equa organizzazione ospedaliera nel territorio in grado di assicurare a tutti i cittadini un'erogazione ottimale dei livelli di assistenza garantiti dalla legge. Un sostanziale successo visto che il territorio nebroideo – conclude l’assessore Grasso – sconta scelte politiche e pianificazioni sanitarie passate che avevano comportato un depontenziamento delle strutture ospedaliere”.