Basilive – La scuola: lezioni di vita e diritti negati

Si avvicina la chiusura della prima settimana per "Il giornale degli studenti" e continuano ad accumularsi le news provenienti dagli istituti messinesi. Il Sabato tocca al Liceo Basile, attraverso il Basilive di Blog34, raccontare quello che avviene all'interno della scuola. Maria Abbadessa spiega quindi questi primi giorni di lezione.

8 settembre 2014, in questa data ha avuto inizio l'anno scolastico per gli studenti del Basile. L'ultimo primo giorno di scuola per alcuni e il primo giorno nelle superiori per i piccoli primini, le loro espressioni ci ricordano come quel giorno rimarrà impresso nella menti di ogni adolescente.

È il giorno in cui conosci quella che sarà la tua classe, la tua seconda famiglia, nella quale, a prima vista, proverai simpatie e antipatie, ma dove potrai trovare anche vere amicizie, dove crescerai e imparerai cose nuove, grazie a quelle madri e a quei padri di famiglia (si, anche loro lo sono) che chiami professori, che ti insegneranno a vivere, perché è questo ciò a cui ci prepara la scuola.

Con la nostra voglia di studiare, imparare e crescere, ogni mattina ci svegliamo presto, prendiamo un treno o un autobus per poi ritrovarci tutti insieme al capolinea del tram o al Cavallotti, aspettando la navetta-bus della scuola che ci condurrà a destinazione. Ma, con nostra grande delusione, quest'anno scolastico non è cominciato nel migliore dei modi per questi viaggiatori.

“La navetta-bus ricomincerà le sue corse dal 17 settembre”, ci aveva garantito la presidenza, la quale ci aveva persino fornito l'orario delle navette. Con grande pazienza abbiamo atteso quel giorno, ma la navetta non è arrivata. Delusi e amareggiati della situazione il 22 settembre ci siamo recati a Palazzo Zanca per protestare contro un sistema che non garantisce il nostro diritto allo studio. Durante questo incontro abbiamo scoperto dei PICCOLI particolari di cui non eravamo al corrente: la navetta-bus ripartirà ufficialmente l'1 ottobre ma non sarà altro che un autobus di linea che percorrerà il suo regolare tragitto e che pertanto dovrà essere pagato come ogni altro mezzo pubblico; disporrà di 150 posti per ben 520 alunni, di cui una parte proviene da altri comuni. Essi non potranno avvalersi dell'abbonamento dell'autobus, che la provincia garantisce solo ai residenti nel comune di Messina.

Le promesse finora mantenute sono poche, resta comunque l'amarezza di dover lottare per esercitare un diritto quale quello allo studio, riconosciuto dalle istituzioni.

Maria Abbadessa

Redazione Blog34

In merito all'articolo, riceviamo e pubblichiamo la precisazione della preside, Giuseppa Prestipino.

"In riferimento all'articolo apparso sul vostro quotidiano on line in data 27/09/14 mi è doveroso precisare che gli alunni anche i non residenti hanno diritto all'abbonamento gratuito, come è già stato chiarito dal Comune di Messina con una nota a firma del dirigente De Francesco del 22/09/14. Si precisa inoltre che l'autobus di linea funge da navetta a servizio della scuola. Gli alunni che non usufruiscono dell'abbonamento gratuito sono soltanto coloro che dimorano nella zona dell'Annunziata in quanto la scuola è raggiungibile a piedi".