CronoSeguenza – Fenomenologia del terrore

Buon lunedì, cari lettori di Blog34, e benvenuti all'appuntamento settimanale con CronoSeguenza. Anche se capisco che l'argomento potrebbe risultare ripetitivo, vorrei darvi il mio modesto punto di vista su i recenti fatti di Parigi. Credo sia superfluo descrivere gli avvenimenti, essendo questi noti a chiunque abbia un televisore od una connessione ad internet, quindi mi soffermerò direttamente sull'analisi delle reazioni che quell'orribile notte ha suscitato in tutto il mondo.

Per quanto mi riguarda, trovo che gli attentati di Venerdì abbiano ottenuto esattamente il risultato desiderato:hanno generato il terrore. Non è questo forse lo scopo stesso degli attacchi terroristici? Certo, gli innumerevoli morti sono senza dubbio una tragedia, ma non è quello di mietere vittime il fine ultimo di un attentato. La morte di tutte quelle persone ha generato paura, la paura ha generato disorientamento e disinformazione, la disinformazione ha reso più semplice l'opera di manipolazione delle masse da parte di uomini potenti e senza scrupoli. Ed eccoli qui, a rigurgitar discorsi pseudo patriottici, ad urlare "alla pugna", a chiedere di combattere contro il " nemico saraceno" sotto il vessillo dell'"unità nazionale". E questa opera demagogica, purtroppo, ottiene sempre più consenso tra l'opinione pubblica: basta scorrere l'homepage di facebook per leggere i farfugliamenti del verde Matteo, o per vedere gente che riprende un vecchio ed infausto articolo della Fallaci.

Non facciamoci abbindolare, non iniziamo una folle e xenofoba "caccia al musulmano". Non cediamo al terrore. Piangete, pregate, portate fiori alle tombe di tutti i caduti(non solo quelli di Parigi, ma anche ai Siriani, ai ragazzi di Ankara, a tutte le vittime di questa barbarie), ma non perdete la vostra ragione. È l'arma più potente che abbiamo.

Giorgio Colomban

Redazione Blog34