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Nibali arriva sesto al Giro di Lombardia. Paura per Evenepoel e Schachmann

Si è svolta nel giorno di Ferragosto la seconda classica monumento di stagione. La corsa di un giorno, una delle cinque più importanti nel panorama ciclistico internazionale, attraversava molti dei passi più impegnativi e conosciuti nella regione lombarda.

Il percorso, ridotto negli ultimi giorni prima della partenza a 231 km, ha messo a dura prova la resistenza dei partecipanti. Quando mancavano 50 km all’arrivo erano in 7 a comporre il gruppo di testa, tra questi Vincenzo Nibali e due suoi compagni di squadra.

Continua a salire la condizione dello Squalo dello Stretto, che dopo la Strade Bianche (ritirato) e la Milano-Sanremo (23° al traguardo nel primo gruppo inseguitore della coppia di testa) trova un piazzamento prestigioso in una corsa che in passato ha vinto.

La gara di Nibali e il piazzamento finale

Il ciclista messinese ha sempre corso davanti, nelle posizioni che contavano per la vittoria finale. Forte dell’aiuto dei suoi compagni, Bauke Mollema e Giulio Ciccone, ha lanciato il suo attacco in discesa subito dopo aver scollinato sul Muro di Sormano. L’attacco ha provocato l’uscita di scena di uno dei favoriti, Remco Evenepoel, ma non ha sortito effetti sugli altri.

Terminando la discesa Nibali ha accusato un problema muscolare, crampi probabilmente, e da quel momento in poi è sembrato un po’ meno propositivo, non ha più tentato altre azioni ed è stato staccato alle pendici del Civiglio. Il corridore della Trek-Segafredo ha continuato la sua corsa in solitaria, anche in vista di una preparazione mirata per le prossime corse, terminando sesto a quasi due minuti e mezzo dal vincitore Jakob Fuglsang. Prossimo appuntamento previsto per il messinese ai primi di settembre dove sarà ai nastri di partenza della Tirreno-Adriatico.

Paura per Remco Evenepoel e Maximilian Schachmann

Durante la corsa, anche tra professionisti, non c’è da stare mai troppo tranquilli. Prima, uno dei favoriti, Evenepoel che, sbagliando una curva in discesa, è finito con la bici rovinosamente contro un muretto su un ponte venendo disarcionato e catapultato oltre la carreggiata. I soccorsi sono intervenuti ed è stato portato via in ambulanza. Sta bene. Non si sa molto di più sulle sue condizioni, è rimasto sempre cosciente, e ora dovrà sottoporsi ad ulteriori controlli.

Nel finale di corsa altra disavventura per Maximilian Schachmann, che ha terminato la sua corsa settimo subito dietro Vincenzo Nibali. Il tedesco, nelle ultime curve prima del traguardo di Como si è visto una macchina tagliargli la strada e non ha potuto evitarla. Il ciclista non l’ha presa bene e sicuramente non è stato troppo tenero con la conducente. Una grave falla dell’organizzazione, che ha impedito ai tifosi di supportare i corridori a bordo strada, ma si è lasciata scappare una vettura civile non dell’organizzazione che investe i corridori nei km finali della corsa.