Reset corre verso il voto. Il 2 marzo sarà presentata la squadra

Un po’ se l’aspettavano, ma l’amarezza c’è stata comunque. Il 2 febbraio gli attivisti di Reset salendo a bordo della “Resetmobile” hanno lanciato l’iniziativa delle "primarie civiche di piazza", aperte a movimenti e associazioni (tranne quelle che avevano aderito alle primarie on line promosse da Art.1), che volessero scommettersi “sul campo” su progetti da confrontare sul territorio. Unica regola per i partecipanti: sottoscrivere un patto per impegnarsi a non fare accordi con i partiti, né prima né dopo le elezioni amministrative, neanche in caso di ballottaggio. Reset aveva indicato anche un percorso a tappe che si sarebbe concluso con le primarie di piazza con 12 confronti di volta in volta in zone diverse della città e dalle quali sarebbe venuto fuori il candidato a sindaco, gli assessori ed il programma. Le votazioni sarebbero avvenute in piazza alla fine di ogni confronto e lo scrutinio sarebbe avvenuto il 10 marzo, pubblicamente, alla fine dell’ultima votazione. Ma all’appello di Reset non ha aderito nessun movimento. Solo i grillini nei giorni scorsi hanno risposto declinando l’invito dal momento che per Statuto (anzi non-statuto) il M5S non fa alleanze pre-elettorali e corre con liste proprie, ma ne hanno condiviso lo spirito ed il metodo. I grillini dello Stretto hanno concluso la nota con l’augurio di rivedersi tutti i rappresentanti dei movimenti presto in Consiglio comunale, a testimonianza di una società civile che si è alzata. C’è stato un incontro anche con il movimento che ha candidato Renato Accorinti sindaco, ma anche qui, gli attivisti hanno chiarito che loro un candidato ce l’hanno già e non sono interessati alle primarie. Insomma, due settimane dopo la proposta Reset non ha avuto altre risposte.

“Ancora una volta si è palesata quella incapacità di fare rete, di andare oltre gli interessi di parte e le ambizioni personali- spiega Alessandro Tinaglia- ha prevalso l’idea della persona, mentre per noi è importante il progetto, la squadra. Quest’atteggiamento era stato certificato anche il rapporto del CENSIS di qualche anno fa. Ma non ci arrendiamo”.

Archiviata l’amarezza Reset tira dritto per la strada avviata da tempo con idee chiare, condivise e nate di volta in volta da dibattiti, confronti con esperti e relazioni sulle singole tematiche. Così come sono stati i primi, a settembre, a presentare il tandem per Palazzo Zanca Alessandro Tinaglia-Adriana Russo (sindaco e vice-sindaco), saranno i primi a presentare programma e squadra di governo e lo faranno sabato 2 marzo alle 20.30 al Palacultura. Oltre alla squadra di assessori sarà presentato il programma del "Festival Multiculturale di Messina".

“Gli altri movimenti ci contestano un’eccessiva rigidità-spiega Adriana Russo- ma per noi non è rigidità, è l’applicazione delle regole. Siamo stati chiari sin dal principio, l’unica cosa che abbiamo chiesto a chi volesse aderire è la sottoscrizione di un impegno a non fare accordi con i partiti che sono quelli che hanno ridotto così la città inseguendo solo l’interesse personale a svantaggio del bene collettivo. Questo è l’ultimo treno per Messina, non dobbiamo più commettere gli errori del passato. Messina oggi non ha bisogno solo di passione, ne abbiamo tantissima anche noi. Oltre alla passione serve competenza, serietà, capacità ed è quello che Reset vuol mettere a disposizione di tutti”.

Niente primarie di piazza dunque, il candidato sindaco di Reset è Alessandro Tinaglia e il 2 marzo scopriremo chi, oltre al vicesindaco Adriana Russo farà parte della squadra. Resta l’amarezza per non essere riusciti “ a fare rete”, dando così un vantaggio a quei partiti “ufficiali” che negli ultimi 40 anni hanno deciso le sorti dei Palazzi, perché correndo tutti divisi alla fine si dà una mano a chi corre da tempo e conosce bene la macchina. Quanto alle primarie di coalizione del centro-sinistra proposte dal Pd gli attivisti di Reset rispondono con un sorriso ironico chiedendosi quali movimenti della società civile vorranno aderire.

“A noi non piacciono i movimenti civetta- spiega Adriana Russo- in ogni caso, a proposito delle primarie proposte dal Pd, prima risolvano il loro personale conflitto d’interessi che hanno solo in questa città e solo poi potranno iniziare a parlare di apertura alla società civile in modo serio e credibile”.

Nel frattempo Reset corre verso le amministrative.

Rosaria Brancato