Amianto sul territorio comunale? La minoranza vuole vederci chiaro

Il gruppo di minoranza di Nizza di Sicilia ha presentato un’interrogazione consiliare per avere chiarimenti in merito all’eventualità che sul territorio comunale possa esserci presenza di amianto. La questione risale al 2012 quando in contrada Agone, una strada di accesso del torrente Fiumedinisi, i carabinieri sorpresero due dipendenti comunali mentre scaricavano materiale nell’area che fu immediatamente posta sotto sequestro. Il Comune allora si attivò, nominando una commissione d’inchiesta e facendo bonificare la zona. Gli interventi di rimozione e smaltimento dei rifiuti pericolosi e non furono affidati alla dita Gestam di Villafranca di Sicilia per un impegno di spesa di quasi 35 mila euro e riguardarono contrada Agone, contrada Piana e contrada Muscolino. Al termine dei lavori arrivò la rassicurazione dell’amministrazione che il territorio era stato messa in sicurezza e insieme un invito alla cittadinanza affinché la zona, periferica e lontana da occhi indiscreti, non venisse più usata come discarica. Recentemente, è stato riaperto un nuovo capitolo della storia quando il movimento politico “Prendiamoci il futuro” formato, tra gli altri, da Carlo Gregorio (ex consigliere di minoranza del gruppo “Libera Nizza”), ha diffuso un comunicato in cui evidenziava che nelle suddette aree c’era ancora presenza di amianto, notizie smentite dal sindaco di Nizza Giuseppe Di Tommaso. Ma il dubbio rimane, e ora la minoranza consiliare chiede all’amministrazione di fare chiarezza sulla questione, a cominciare dai risultati dell’indagine svolta dalla commissione d’inchiesta nominata ad hoc. Inoltre, la compagine guidata da Carmelo Campailla chiede di avere copia della relazione di fine lavori da parte della ditta che ha effettuato la bonifica dell’area e di sapere se sono stati effettuati altri controlli sul territorio per accertare che non sia presente amianto nelle opere edili o se esistano altre zone utilizzate come discariche abusive contenenti il pericoloso e tossico materiale.

Giusy Briguglio