Costruzione abusiva vicino al cimitero, il Comune acquisisce l’area

Il Comune di Nizza di Sicilia ha ordinato la demolizione di una costruzione abusiva nei pressi del cimitero comunale, ma i responsabili non hanno provveduto a rispettare l’ordinanza del dirigente dell’area tecnica nei novanta giorni di tempo a disposizione. Non essendo stato ripristinato lo stato dei luoghi – così come ha accertato il comando della Polizia Municipale – le costruzioni abusive e l’area di sedime sono stati acquisiti gratuitamente dal Comune, come previsto dall’art. 7 comma 3 della Legge n.47 del 1985. Le opere consistono nella realizzazione di un muro di sostegno in cemento armato di varie altezze in una zona di rispetto del cimitero comunale, così come indicato nel piano regolatore generale.

Un’altra ordinanza di demolizione è stata emessa dall’ingegnere Giovanni Briguglio dell’Ufficio Tecnico Comunale perche, in contrada Landro, sono stati eseguiti dei lavori di ampliamento e la realizzazione di una tettoia senza concessione edilizia su un fabbricato regolarmente catastato. L’abuso è stato accertato durante un sopralluogo avvenuto alla fine di febbraio a cui hanno partecipato il Geom. Giuseppe Camillen, istruttore tecnico del servizio urbanistica del Comune di Nizza e responsabile dell'unità organizzativa preposta ai procedimenti di repressione dell'abusivismo edilizio, il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Bolena e l’ispettore Natoli Placido. “La tettoia – si legge nel verbale – risulta realizzata con struttura autonoma composta da pilastri in acciaio e copertura in materiale coibentato e copre un'area di mq. 20 circa”, mentre “il fabbricato rurale si sviluppa una superficie di circa 42 mq (…) risulta rifinito all'interno e allo stato rustico all'esterno, realizzato con blocchi di cemento senza uso di cemento armato con la presenza di tre accessi e n. 4 finestre e sostanzialmente destinato a deposito di attrezzi agricoli con la presenza di un servizio igienico realizzato nella parte ampliata, risulta allacciato alla rete elettrica pubblica e non allacciato alle condotte comunali ( acquedotto e acque nere ), è servito da acque meteoriche tramite cisterna e smaltimento acque nere in fossa biologica”. L’ordinanza di demolizione è stata emessa il 9 marzo scorso.

Giusy Briguglio