Uso improprio delle docce collocate in spiaggia e nelle case manca l’acqua

Problemi di carenza idrica nelle abitazioni di Nizza di Sicilia nella giornata di domenica scorsa. Una situazione che ha fatto inizialmente pensare a un guasto della condotta, scongiurato dall’amministrazione comunale che ha appurato che l’impianto di sollevamento delle acque e i quattro serbatoi di raccolta sono perfettamente funzionanti. Il problema è stato dunque attribuito a un eccessivo consumo di acqua dovuto a un utilizzo costante delle docce collocate nella spiaggia che è in questi giorni affollata di bagnanti. Il sindaco Giuseppe Di Tommaso ha dunque disposto la chiusura di tutte le docce per ovviare all’inconveniente, decisione non accolta di buon grado dai bagnanti. Anche il circolo Pd di Nizza di Sicilia considera discutibile la scelta del primo cittadino e chiede che il sistema docce venga ripensato in modo da evitare sprechi inutili ed evitare di soffrire di carenza idrica “proprio nel bel mezzo della stagione turistica con i conseguenti disagi per abitanti e villeggianti e con un danno all’immagine della nostra cittadina”.

“Non è la prima volta – dichiarano i democratici – che il nostro paese si riempie di abitanti e non è solo adesso che il senso civico è carente e si manifesta con un uso improprio dell’uso delle docce sulla spiaggia. Eppure l’acqua non è mai mancata come sta avvenendo in questi giorni. Chiediamo all’Amministrazione di intervenire il più rapidamente possibile per individuarne le cause tecniche e trovare delle soluzioni rapide”.

Il circolo Pd pone all’attenzione dell’amministrazione comunale anche un altro problema relativo alla mancanza di senso civico, quello dei padroni di cani che non raccolgono le deiezioni dei propri animali “forse anche a causa della assenza o insufficienza di cestini idonei” così che “vi sono ormai interi tratti di lungomare che sono diventati una vergogna per la nostra cittadina”.

“E’ tempo che si incida di più sulla mancanza di rispetto per la cosa pubblica – conclude il partito democratico – è evidente che la semplice ordinanza di divieto non sia più sufficiente e che probabilmente si dovrebbe passare a delle sanzioni”.

Gi. Br.