Politica

No ponte, giornata di mobilitazione in vista del corteo di dicembre

MESSINA – Giornata di mobilitazione noponte venerdì 27 ottobre. In più, è in programma la presentazione del Manifesto del corteo del 2 dicembre da piazza Cairoli contro la realizzazione del ponte sullo Stretto. La Giornata, da Milano a Palermo, da Bologna a Messina, da Roma a Villa San Giovanni, coinvolge una ventina di Comuni in contemporanea.

A Messina gli eventi si svilupperanno tra la galleria Vittorio Emanuele e Santa Maria Alemanna. In particolare in galleria e dintorni, dalle 13.00 alle 17.30, vi saranno momenti d’incontro con i cittadini, infopoint noponte, proiezione di slides sul devastante progetto del ponte. A Santa Maria Alemanna si terrà invece alle ore 18 il convegno “L’Area dello Stretto: conoscere, salvaguardare, valorizzare”.

Spiegano gli organizzatori: “Volantinaggi, contest fotografico, convegni, infopoint, sono le varie modalità che vedranno mobilitati cittadini e attivisti di associazioni e gruppi vari per manifestare il proprio no al Ponte sullo Stretto di Messina. Il momento clou della giornata sarà comunque alle 17.00 nella galleria Vittorio Emanuele di piazza Antonello con la presentazione ufficiale del manifesto che pubblicizza il corteo noponte del 2 dicembre. E con la splendida grafica regalataci dall’artista Lelio Bonaccorso”.

Il convegno

Il comitato “Invece del ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto” propone venerdì 27 ottobre un approfondimento del progetto di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, a S. Maria Alemanna, alle ore 18.
Scrive il comitato: “Discuteremo del progetto di ponte recentemente “resuscitato” dal governo (Alberto Ziparo, professore di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Università di Firenze), approfondendone aspetti economici (Andrea Cirà, professore di Economia Applicata, Università di Messina) e valutandone funzionali alternative tecniche (Massimo Di Gangi, docente di Tecnica ed Economia dei Trasporti e Gestione delle merci e logistica del trasporto aereo, Università di Messina) e impatto ambientale (Anna Giordano, WWF, Goldman Environmental Prize 1998 e “Ambientalista dell’anno” 2021). L’iniziativa si propone di ampliare gli elementi di conoscenza e favorire una partecipazione consapevole dei
cittadini alla valutazione di un costosissimo progetto dal forte impatto sul territorio, con l’indicazione di
alternative tecniche funzionali per il raggiungimento della riduzione dei tempi di attraversamento e
l’indicazione di alternative economiche per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio”.

La posizione no ponte

Ecco il punto di vista del coordinamento no ponte: “Il governo non perde occasione per enfatizzare l’utilità del ponte sullo Stretto di Messina presentandolo come un’opera green, sicura, moderna, un acceleratore di sviluppo per l’intero meridione fondamentale per migliorarne la rete dei trasporti. Il ponte sullo Stretto in realtà è tutt’altro che un’opera green visto che causerebbe un disastro ambientale devastando un patrimonio paesaggistico e naturalistico di enorme valore e attrattività turistica come lo stretto di Messina.
Il ponte sullo Stretto è tecnicamente un azzardo visto che al mondo il ponte più lungo a campata unica (per il passaggio di treni, tir e auto) è di 1400 metri, mentre quello sullo Stretto di Messina dovrebbe raggiungere i 3300 metri.
Il ponte sullo Stretto non risolve il problema della mancanza di una efficiente rete di trasporti interna alle regioni meridionali e della Sicilia e Calabria dove vi sono autostrade e strade in stato pessimo, quasi l’80% della rete ferroviaria è a binario unico e oltre il 40% non è elettrificata, per non parlare dell’inadeguatezza di porti ed aeroporti.
Il ponte sullo Stretto non serve alle aziende del Paese perché non interviene sui problemi strutturali che impediscono agli imprenditori di avere i servizi territoriali adeguati per radicarsi ed espandersi e non assorbe l’enorme disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile presente nel Meridione.
Per questi motivi riteniamo che il ponte sullo Stretto non solo non sia una priorità ma rappresenta più una minaccia che una opportunità per lo sviluppo sostenibile della Sicilia, della Calabria e del Meridione. Vogliamo lavoro vero e sviluppo sostenibile per il sud e il Paese. L’appuntamento è sabato 2 dicembre, alle 15.30, a piazza Cairoli”.