Furci, crisi ad una svolta: Curcuruto e Ucchino assessori in pectore; fuori Palato e Anastasi

Crisi ad una svolta al Comune di Furci Siculo, dopo quindici mesi di fibrillazioni e scontri tra maggioranza e Giunta. “E’ questione di giorni” chiosa il sindaco, Sebastiano Foti, che sull’argomento, almeno per ora, preferisce non aggiungere altro. Il primo cittadino azzererà l’esecutivo e procederà al rimpasto che dovrebbe rappresentare il punto di partenza di un nuovo corso politico-amministrativo dall’inizio del 2016 alle amministrative del 2018. I giochi sulla carta sono fatti: fuori Raffaella Anastasi e Saverio Palato, dentro Giovanni Curcuruto e Rosaria Ucchino, entrambi consiglieri comunali. Il primo consigliere delegato, la seconda vice presidente del civico consesso, carica che dovrà lasciare. Una scelta condivisa dalla maggioranza e dal sindaco. L’ingresso di Ucchino in Giunta a metà legislatura è frutto di un accordo preelettorale. Rimangono al loro posto il vicesindaco Maria Vera Scarcella (la più votata alle amministrative del 26 e 27 maggio del 2013) e Alessandro Niosi, che fino a qualche settimana addietro era praticamente fuori dall’esecutivo e si sarebbe dovuto sacrificare per lasciare il posto a Ucchino.

La novità, adesso, è rappresentata dall’estromissione di Palato. Maggioranza ed esecutivo sono ai ferri corti dal settembre del 2014. All’inizio dell’anno in corso, nove consiglieri su dieci (escluso Raluca Sandra) hanno firmato un documento, indirizzato al primo cittadino, in cui evidenziavano “deficit comunicativi” tra civico consesso e Giunta. Foti è stato invitato ad “utilizzare tutti gli strumenti necessari, non ultimo l’avvicendamento di figure impegnate nell’Amministrazione, al fine di rendere più incisiva l’azione amministrativa attraverso un rilancio della dialettica nei rapporti fra chi amministra e chi ha il dovere di indirizzare e controllare tale azione. Il tutto, nel rispetto dei ruoli e con obiettivo comune il benessere dei cittadini”.

Andando al di la del burocratese, tra le righe emergeva una precisa istanza, mirata alla sostituzione di uno o più assessori. Fu l’inizio della crisi, che col passare dei giorni e delle settimane si è impantanata e acuita allo stesso tempo, anche con accuse reciproche tra esponenti dello stesso gruppo che hanno appoggiato la candidatura a sindaco di Foti alle ultime elezioni. In virtù della normativa vigente, sia Curcuruto quanto Ucchino potrebbero ricoprire il doppio ruolo di assessore e consigliere. Ma uno dei due potrebbe dimettersi, a quanto è dato sapere, per consentire l’ingresso in Consiglio di Fabio Carnabuci, l’unico componente della lista “Impegno, crescita, sviluppo” ad esserne rimasto fuori. Per ciò che concerne le deleghe, appare scontato un rimescolamento.

Carmelo Caspanello