Roccalumera come Messina, venerdì tutti in piazza contro la Tares

La nuova imposta sui rifiuti non piace proprio a nessuno, giorno dopo giorno si moltiplicano le voci di protesta contro la tanto odiata Tares. Dopo Messina, che ieri si è riversata nella piazza Municipio per dire no a una tassa che mette in crisi le famiglie in un periodo economico già difficile, Roccalumera sulla scia della città dello stretto si appresta a scendere in piazza all’urlo di “Noi non ci sTares”. La manifestazione, prevista simbolicamente per venerdì 17 gennaio alle ore 17.17, non è e non vuole diventare un pretesto per dissentire nei confronti dell’amministrazione di Roccalumera, ma vuole solo rappresentare tutti quei cittadini che trovano ingiusta l’ultima trovata dello Stato per fare cassa, con in prima linea i commercianti che si ritroveranno chiaramente a dover pagare due volte la Tares. Questo almeno quanto affermato su facebook da Walter Marisca, presidente di “Un Volto Nuovo” e tra i promotori della manifestazione, che si è dissociato dalle voci che descrivevano l’evento creato ad hoc per recriminare contro l’amministrazione Argiroffi.

In alcuni comuni come Roccalumera la situazione si presenta più critica che in altri perché il costo della tassa sui rifiuti è lievitato per far fronte a una situazione debitoria non semplice e nella riviera jonica sono pochi gli enti che versano in acque finanziarie buone. Alla manifestazione sembra infatti che non saranno presenti solo i cittadini di Roccalumera ma che il diffuso malcontento raccoglierà presenza anche dai paesi limitrofi.

I promotori dell’iniziativa di venerdì hanno apprezzato la manifestazione che si è svolta a Messina, dove però a mancare è stato proprio il primo cittadino Renato Accorinti, contrariamente agli auspici del comitato organizzatore. Cosa accadrà invece a Roccalumera non è dato sapersi. L'amministrazione si schiererà dalla parte dei manifestanti contro la politica dissanguante di uno Stato sordo alle richieste dei cittadini vessati dalle tasse o rimarrà seduta a guardare?

Giusy Briguglio