Ente Teatro, Magaudda assolto dall’accusa di aver “silurato” Briante

Si è chiusa con tre assoluzioni il processo sulla contesa per la nomina a direttore amministrativo dell'Ente Teatro Vittorio Emanuele nel 2011. I giudici della I sezione Penale (presidente Grasso) ieri sera poco prima delle 22 ha emesso la sentenza di assoluzione piena, con formula "perché il fatto nn susssite" per l'ex sovrintendente del Teatro Paolo Magaudda, l’ex segretario generale di Palazzo Zanca Santi Alligo – oggi nello stesso ruolo a Barcellona Pozzo di Gotto e l’ex omologo della Provincia Giuseppe Spadaro. Non ci sarebbe stato alcun abuso d'ufficio, quindi, nella scelta di Massimo Gambardella a scapito di Carmelo Briante, operata dai tre in qualità di presidente e componenti della commissione.

L'inchiesta, nata da una indagine della Guardia di Finanza e dalla parallela causa di lavoro, andava verso l'archiviazione quando, nel 2012, la Procura generale avocò l'inchiesta, chiedendo ed ottenendo il rinvio a giudizio di tutti e tre.

L'accusa era quella di aver violato l’articolo 6 della legge regionale 10 del 2000 che regola l’inquadramento della qualifica dirigenziale e della correlata decorrenza della anzianità. Sostanzialmente secondo l'accusa il 24 giugno 2011 la commissioen avrebbe attribuito un punteggio maggiore a Gambardella.

L'accusa aveva chiesto la condanna a 8 mesi di reclusione, senza il beneficio della sospensione della pena, per il sovrintendente Magaudda e 4 mesi per gli altri due. Ma i giudici hanno disposto diversamente. Hanno difeso gli avvocati Franco Pustorino, Antonio Strangi e Paolo Turiano, mentre la parte civile era assistita da Livio Cutuli.

(Alessandra Serio)