A dieci anni dalla sua morte: “Tonino Currò Vive!”

Due striscioni sono un piccolo ma grandissimo segnale per non dimenticare la tragedia di Tonino Currò, tifoso del Messina morto il 2 luglio 2001 allo stadio G. Celeste nel corso della spareggio playoff per la serie B tra la squadra giallorossa e il Catania. Dieci anni sono passati da quella domenica e da quella partita. Per ricordare un nome che non può essere dimenticato un gruppo di supporters peloritani ha appeso due striscioni in città per quel ragazzo della nord. Uno proprio nei pressi dello stadio G. Celeste: “Il tuo ricordo oltre il silenzio, Tonino Currò Vive” e l’altro in via Tommaso Cannizzaro, in pieno centro, nei pressi del palazzo della Guardia Forestale: “Ricordiamo Tonino Currò”. Un messaggio diretto, pienamente tangibile, per non dimenticare.

Il Messina vinse quella finale playoff e approdò in cadetteria ma la gioia fu strozzata dalla notizia della morte di Tonino. A stroncare la sua giovane vita una bomba carta lanciata dal settore ospite riservato ai catanesi. Il caso, purtroppo, oggi è chiuso con l’archiviazione del fascicolo contro ignoti. A nulla sono valse perizie, presunte individuazioni dei colpevoli e mesi di ricerche. La giustizia non ha saputo dare dignità ad un ragazzo di 24 anni volato in cielo mentre tifava per la propria squadra del cuore. Ma questi gesti, a distanza di dieci anni, servono davvero per confermare che nel cuore dei tifosi: TONINO VIVE! (E. Rigano)

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