Tar e laboratori di analisi. L’assessore Russo: “Si tratta di una decisione cautelare”

Il Tar di Palermo ha sentenziato ieri sul decreto laboratori emanato il 9 agosto dall’assessore alla sanità regionale Massimo Russo, definendolo doppiamente illegittimo. L’assessore ha commentato l’esito del tribunale definendolo “una decisione cautelare assunta unilateralmente dal presidente della sezione del Tar di Palermo inaudita altera parte” . Per Russo, cioé, si tratta di un semplice provvedimento d’urgenza, in attesa della trattazione collegiale prevista per il 24 ottobre: “In quella sede – prosegue Russo – documenteremo il lungo percorso, ben noto da tempo a tutte le sigle sindacali, che ha portato all’emanazione del provvedimento impugnato che costituisce non soltanto un atto dovuto, ma anche una scelta che mira a garantire la qualità delle prestazioni e la sicurezza degli utenti”. Come a dire, non è finita qui.

Il decreto laboratori, sostanzialmente, fissava il limite di 100 mila prestazione al biennio 2013-2014 e quello di 200 mila prestazioni al 2015. I laboratori al di sotto della soglia avrebbero dovuto accorparsi in dei macroconsorzi sanitari. Insomma, avrebbero chiuso tutti i piccoli laboratori.

“Per quanto mi riguarda gli impegni assunti vanno mantenuti”, prosegue Russo facendo riferimento al verbale della riunione del 24 luglio 2012 di cui riporta il testo: “È necessario che la Regione adotti un provvedimento che avvii concretamente il processo di aggregazione realizzando una soglia già significativamente più elevata di quella media, oggi riscontrabile, per portarla poi entro una tempistica certa a quella minima di 200 mila esami”. “Come scritto a pagina 28 dello stesso verbale – prosegue l’assessore alla sanità – l’adozione del provvedimento di aggregazione dei laboratori d’analisi rientra tra gli adempimenti obbligatori, alla verifica dei quali sarà erogata alla Sicilia una ulteriore quota di 240 milioni”.
“Sarà comunque il prossimo presidente della Regione – conclude Russo – a valutare se la Sicilia può permettersi il lusso di rinunciare a queste somme”.

Intanto, la sentenza del Tar è stata accolta positivamente da più esponenti politici e, soprattutto, dai titolari dei piccoli laboratori di analisi.