Larve al Policlinico, una commissione interna valuterà eventuali responsabilità

Fare chiarezza sulla morte del paziente ricoverato nel Reparto di rianimazione del Policlinico nelle cui narici sono state trovate larve e moscerini. Questo l’imperativo categorico non solo del Ministero della Salute – che si è già attivato e manderà a Messina ispettori ministeriali – ma anche dell’azienda ospedaliera universitaria G. Martino, che ha nominato una commissione “interna” per accertare eventuali responsabilità nella gestione della vicenda . Ricordiamo che l’uomo di 55anni , ricoverato da due mesi al Policlinico per un aneurisma cerebrale, è spirato ieri mattina e bisogna capire se esiste un nesso tra i fatti denunciati dai parenti ed il decesso. Faranno parte della commissione di verifica : il prof. Claudio Crinò, direttore UOC Medicina Legale, il prof. Orazio Claudio Grillo, Direttore UOC Igiene Ospedaliera, la prof.ssa Daniela Iannello, direttore UOC Microbiologia Clinica, il prof. Giuseppe Sturniolo, direttore UOC Malattie Infettive, il prof. Antonino Cancellieri, Direzione Aziendale.
Dall’azienda ospedaliera tengono a precisare che «i componenti nominati non sono coinvolti né direttamente, né indirettamente nel processo assistenziale» a dimostrazione della precisa «volontà di condurre una indagine animata da criteri di assoluta obiettività. Sarà analizzato tutto il percorso diagnostico – terapeutico, dal primo istante in cui il paziente è giunto al Policlinico».
Il direttore generale del Policlinico Giuseppe Pecoraro illustrerà tutti i provvedimenti e le iniziative che l’Azienda intende portare avanti nel corso di una conferenza stampa, che si terrà domani, mercoledì 20 luglio, alle 10, presso il terzo piano padiglione L.
Intanto stamattina, martedì 19 luglio, duro intervento del Ministro della Saluta Ferruccio Fazio: «Se la denuncia dovesse essere confermata – scrive una nota ministeriale – si tratterebbe di un fatto di inaudita gravità, incompatibile con il livello di civiltà e di umanità cui devono ispirarsi le strutture sanitarie». (DLT)