Acr Messina, “irrompe” Bonina col primo appello: «Uniamo le forze col CdM. E vinciamo il campionato»

Il capitano, Carmine Coppola, lo chiama già “presidente”. Ma non siamo a quel punto. O almeno “ancora” no. Ma l’ingresso di Immacolato Bonina («deciso ma in punta di piedi») nel progetto Acr Messina è evidentemente qualcosa più che una semplice sponsorizzazione. Inutile fare cifre o limitarsi al marchio “Supermercati Sigma” che già oggi spiccava sulle maglie di Coppola e del portiere Mimmo Cecere. L’impressione venuta fuori dalla conferenza stampa di stamattina a Palazzo Zanca è che questo sia solo l’inizio di un percorso del quale Bonina vuole essere protagonista. Accanto a lui, oltre ai due giocatori simbolo di una squadra chiamata dallo stesso imprenditore barcellonese a «vincere il campionato», Coppola e Cecere, c’erano il sindaco Giuseppe Buzzanca, il trascinatore del progetto Acr Lello Manfredi, vera anima di una rinascita che fino a poche settimane fa sembrava impossibile, e il responsabile marketing del gruppo Bonina, Aurelio Coppolino, che sembra già avere le idee chiare su cosa e come fare per far sposare i marchi Bonina e Acr Messina.

Il sindaco, che con Bonina condivide la città di nascita, Barcellona, è sembrato finalmente convinto del progetto calcio, ammettendo che «in passato ho avuto grosse perplessità perché chi era venuto qui lo aveva fatto per fare impresa, non calcio. E non me la sentivo di coinvolgermi e di coinvolgere altre persone in progetti del genere. Oggi ci sono facce pulite, per questo metteremo a disposizione tutto ciò che potremo mettere a disposizione. A partire dalla foresteria, che abbiamo trovato in condizioni inenarrabili». E da Buzzanca arriva il primo appello che forse pochi s’aspettavano: un appello a unire le forze delle due realtà calcistiche cittadine, Acr e Città di Messina. Un appello che anche Bonina ha fatto suo: «E’ impensabile non unire le due anime calcistiche, anzi, mi sono già fatto promotore di un incontro col gruppo del Città di Messina».

Idee chiare, non da semplice sponsor, questo pare evidente. Manfredi racconta come è nato il “fidanzamento” con Bonina: «Quando l’altro gruppo che ci avrebbe dovuto sostenere ha fatto un passo indietro, ho subito chiamato Bonina che mi ha detto “vediamoci a Villafranca”. In meno di mezz’ora siamo arrivati alla stretta di mano». La sponsorizzazione andrà oltre il gruppo Sigma e coinvolgerà altre realtà imprenditoriali della provincia, come Tirreno Ambiente e Prima Air Lines. Previsto anche un progetto di “co-marketing”, illustrato da Coppolino, chiamato “Passione giallorossa” e che «mira a unire i due brand, il gruppo Bonina e l’Acr Messina. Ad esempio con card, agevolazioni e premi per i sostenitori».

Bonina è consapevole che «arrivare a Messina è un onere e un onore. Sicuramente una grossa assunzione di responsabilità. La semplice sponsorizzazione è particolare, legata a bonus e alla vittoria del campionato. Ma al di là della passione, ci vorrà un progetto industriale a lunga gittata». Qualcosa in più, a questo proposito, lascia intendere Buzzanca: «Abbiamo un grande patrimonio che è lo stadio, col suo entroterra. Se Bonina viene qui a investire lo farà per coniugare lo sport con le esigenze imprenditoriali». Tutto chiaro. «Sarà un anno difficile – ha concluso Bonina – perché servirà a ripulire la società dalle scorie precedenti. Ma il gruppo Bonina è presente, anche se voglio chiarire che il progetto del basket va avanti». Soddisfatti anche i due leader della squadra, Cecere e Coppola. «Bonina è una garanzia», ha affermato il portiere. «Aspettiamo il “presidente” e il sindaco al campo – ha aggiunto il capitano – vi faremo vedere l’amore della gente».