De Luca vuole anche 20 milioni per l’acquedotto e 25 per la Sanderson

Non solo i residui 40 milioni della legge 10/1990 sul risanamento ma anche altri 45 milioni, riprogrammando i fondi Poc (Programma operativo complementare). E' la richiesta del sindaco Cateno De Luca, che ha scritto al presidente della Regione e ai dirigenti dei Dipartimenti Bilancio e Programmazione, chiedendo un incontro. Nella legge di stabilità dello scorso 8 maggio, la Regione "rimaneva obbligata – scrive De Luca – entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della stessa legge ad avviare la modifica dei programmi operativi di attuazione della spesa dei fondi strutturali europei e dei fondi nazionali di coesione, per cofìnanziare gli interventi che riguardano la città di Messina a valere dei fondi del Poc 2014/2020". In particolare 20 milioni per "attività di ricerca idrica e la realizzazione delle opere di approvvigionamento idrico della città di Messina"; 25 milioni per "bonificare e valorizzare l’area ex Sanderson; 40 milioni per il risanamento previsti dalla legge regionale 10/1990".

I tre mesi sono scaduti mercoledì e allora giovedì il sindaco ha scritto. "Quest'impegno costituiva un vincolo esplicito, anche di natura politica, al fine di riprogrammare quanto già previsto dalle deliberazioni di giunta precedentemente apprezzate ai fini della previsione di spesa iniziale a valere della Delibera Cipe 52/2017, che spiega come siano 'possibili eventuali rimodulazioni finanziarie che non comportino una revisione degli obiettivi strategici e/o una modifica della dotazione finanziaria complessiva, su proposta della Regione Siciliana'".

De Luca ricorda che le progettazioni sulle opere di approvigionamento idrico sono in corso e che sono l'unico modo per evitare che si ripeta la crisi del 2015.

Il sindaco, inoltre, convocherà a breve l'Esa, l'Ente di sviluppo agricolo, proprietario del sito ex Sanderson, "ai fini della caratterizzazione e bonifica dell'area dell'ex stabilimento che rappresenta una bomba ecologica per l'elevata presenza di amianto in posizione limitrofa ad abitazioni e scuole".