Sonia Alfano ricorda Attilio Manca: “Pretendere la verità”

“Oggi il mio pensiero va ad Attilio Manca, un giovane medico onesto e per bene, sulla cui morte vogliamo ancora quella verità che qualcuno tenta di negare, innanzitutto alla sua memoria, poi al dolore dei familiari e a tutti coloro che combattono ogni giorno per la giustizia”.

Sonia Alfano (Presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione Nazionale familiari vittime di mafia) ricorda Attilio Manca, l’urologo barcellonese trovato morto nella sua casa di Viterbo l’11 febbraio del 2004.

“Sono passati 9 anni dalla sua morte – sottolinea Sonia Alfano – anni fatti di attese snervanti, falsità, dubbi e depistaggi. Il processo per accertare le reali cause della sua scomparsa, è ancora in corso. E, nonostante il risultato di un supplemento di indagini, che conferma come sulle siringhe trovate in casa sua non ci sia alcuna impronta di Attilio, non è stato ancora possibile mettere la parola fine alla triste vicenda di un medico finito, suo malgrado, a contatto con la mafia di Barcellona Pozzo di Gotto, storicamente legata al boss allora latitante Bernardo Provenzano, sofferente per un tumore alla prostata e, per questo, operato e curato da persone ancora oggi ignote. Verificare chi realmente maneggiò quelle impronte, spalancherebbe la pista mafiosa. Una verità evidentemente troppo scomoda da svelare. Ma oggi, con più forza che mai, mi stringo ai familiari di Attilio, con i quali condivido la ferma opposizione ad una richiesta di archiviazione del caso, da parte della Procura di Viterbo che indaga. E con più forza che mai, rivolgo a lui il mio pensiero, nella speranza che possa presto avere giustizia”.