Ancora polemiche sul triplice ruolo di Le Donne. Fotia scrive all’Anac

Ancora sotto la lente di ingrandimento il decreto con cui il sindaco Accorinti ha nominato il segretario/direttore generale Antonio Le Donne dirigente ad interim del Dipartimento Servizi Finanziari e Romolo Dell’Acqua dirigente del Dipartimento Risorse umane.

Il Coordinatore provinciale del CSA Regioni Autonomie Locali, Pietro ha inviato una nota all’amministrazione comunale, e per conoscenza anche all’Anac e al Dipartimento Ispettivo Assessorato regionale, contestando le scelte adottate dal primo cittadino.

Riguardo a Dell'Acqua – dopo avere ricordato che questi ricopre l'incarico di Dirigente sindacale aziendale e di Rappresentante Territoriale , ed a tale titolo partecipa agli incontri sindacali – il rappresentante sindacale spiega che ai sensi dell'art. 53, comma 1 bis, del D.Lgs 165/2001 “non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali”.

Per Fotia, dunque, Dell’Acqua è incompatibile con il ruolo di cui è assegnatario.

Le critiche e le perplessità però non si fermano qui , perché il coordinatore provinciale del CSA fa sapere che con direttiva prot.n.129143, il Segretario /direttore generale ha disposto che Dell'Acqua, «nel suo nuovo incarico deve rilasciare i pareri contabili e/o finanziari, per gli atti sottoscritti dal Segretario Direttore Generale nella sua specifica qualità ( Segretario o Responsabile del settore finanziario?), tranne necessità od urgenza(sic!!!)».

In pratica, Le Donne- conscio che il suo triplice ruolo e la sua doppia funzione di controllore e controllato – pone problemi di legittimità, “ordina a Dell’Acqua di dare lui i pareri contabili e/o finanziari. Ma Fotia non ci sta ed evidenzia che qualità di responsabile del settore finanziario, Le Donne dovrebbe lasciare i pareri contabili, in ossequio all'art. 21 del vigente regolamento di contabilità del comune di Messina .

Il sindacalista rammenta inoltre che la Corte dei Conti, in merito al parere contabile e/o finanziario, ha deliberato che nel parere di “regolarità contabile” è da comprendere, oltre che la verifica dell’esatta imputazione della spesa al pertinente capitolo di bilancio ed il riscontro della capienza dello stanziamento relativo, anche la valutazione sulla correttezza sostanziale della spesa proposta.In definitiva. il responsabile di ragioneria deve verificare l’esistenza dei presupposti di fatto e di diritto dai quali deve scaturire l’obbligazione, posto che il visto o parere di regolarità contabile si configura come un vero e proprio controllo di legittimità della spesa, rispetto alla legge e alle altre fonti normative.

Per Fotia «l’attuale situazione superiormente descritta, in un comune con gravi difficoltà economiche e non solo, stante la disapplicazione dei dettami normativi, potrebbe portare a situazioni aberranti che determinerebbero la nullità o annullabilità degli atti sprovvisti del parere contabile del responsabile del servizio di ragioneria».

Tutto ciò premesso, il coordinatore provinciale del CSA chiede che il decreto sindacale e la direttiva emanata da Le Donne vengano rivisitati, e posti in essere nel rispetto della vigente normativa e nel rispetto dei ruoli.

«Chi legge per conoscenza, se lo riterrà opportuno, ponga in essere – conclude la nota – le idonee attività, per capire perché ciò sta avvenendo, o meglio perchè atti predisposti dal Segretario Direttore Generale(quali? Di sua competenza?), poi non debbano essere muniti dell'obbligatorio parere contabile del responsabile dei servizi finanziari(incarico dato dal Sindaca al Segretario DG)».