A rischio il patto di stabilità 2012: Palazzo Zanca torna a tremare

Mentre l’amministrazione Accorinti lavora 12 ore al giorno per evitare il dissesto finanziario, una nuova tegola potrebbe abbattersi su Palazzo Zanca: lo sforamento del patto di stabilità 2012 . A lanciare l’allarme il Collegio dei revisori dei conti, che ha già avuto uno scambio epistolare con i dirigenti dell’area economica Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo. Con la certificazione inviata a Roma entro il termine perentorio del 31 marzo scorso, la Ragioneria del Comune ha attestato, per la verità con l’avallo sia del commissario straordinario Luigi Croce che degli stessi revisori, il rispetto dei parametri sanciti dalla legge, ma una verifica successiva ed approfondita da parte dei tecnici contabili dei dati inseriti nella documentazione spedita al Ministero dimostrerebbe che ci sono delle “falle”. Secondo quanto rilevato dal Collegio dei revisori, che ha deciso di vederci chiaro e di andare sino in fondo alla questione, impegni correnti di circa 10 milioni di euro inizialmente coperti da una parte dei 40 milioni di euro promessi dalla Regione e mai arrivati sarebbero stati stornati nel 2013. Procedura che non è consentita dalla legge proprio perché si tratta di spese correnti e non di debiti fuori bilancio. Se così fosse, il patto di stabilità 2012 salterebbe ed un nuovo terremoto tornerebbe a far tremare il palazzo.

Lo sforamento del patto di stabilità 2012, che si aggiungerebbe a quello del 2011 (pari a 28 milioni di euro e sui cui dovrà dire l’ultima parola la Corte Costituzionale), comporterebbe infatti un danno economico enorme per il Comune : intanto, perché la sanzione di oltre 7 milioni di euro dovrebbe essere iscritta, insieme a quella commutata per il mancato rispetto del patto di stabilità 2011, nel bilancio di previsione 2013, che è ancora in alto mare; e poi perché lo Stato tratterrebbe queste somme, “tagliando” i già esigui trasferimenti all’ente.

Insomma, una notizia, che se confermata, sarebbe catastrofica per un ente già in agonia ed in crisi perenne di liquidità. Il tutto, peraltro, mentre Accorinti e la sua giunta stanno conducendo una corsa contro il tempo per scongiurare il default. (Danila La Torre)