La plateale insofferenza di Le Donne nei confronti di Signorino, la riorganizzazione e i cambi in giunta

Convocata per fare il punto sulle delibere approvate dalla giunta nella seduta di giovedì 31 marzo, dalla conferenza stampa tenutasi ieri mattina a Palazzo Zanca sono emerse anche notizie non previste “in scaletta” e reazioni estemporanee che hanno spiazzato i presenti e suscitato molta curiosità.

Non poteva ad esempio non saltare all’occhio l’insofferenza del segretario/direttore generale Antonio Le Donne nei confronti dell’assessore al bilancio Guido Signorino, manifestata in maniera plateale durante tutto l’intervento del vice-sindaco.

Mentre Signorino spiegava, come sempre in maniera particolarmente tecnica, i benefici che si avranno dall’approvazione del bilancio e del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, il super manager di Palazzo Zanca si agitava vistosamente sulla sedia, sbuffando, toccandosi il volto e sussurrando nell’orecchio De Cola, seduto accanto a lui, che invece non lasciava trasparire alcuna emozione. Una situazione tanto inusuale quanto inaspettata, che al margine della conferenza stampa ci ha indotto a chiedere spiegazioni al diretto interessato. «Nessun problema con Signorino, solo che in conferenza stampa bisogna tenere alta l‘attenzione degli uditori, senza soffermarsi troppo sugli aspetti tecnici». Questa la risposta diplomatica ma non troppo, visto che gli ha dato indirettamente del noioso, di Le Donne.

Tuttavia, chi conosce molte bene cose e persone di Palazzo Zanca conferma che il segretario/direttore generale mal sopporta ormai il vice-sindaco e lo vorrebbe persino fare fuori dalla giunta in occasione dell’imminente rimodulazione. Come confermato dal sindaco Accorinti, a breve si procederà, infatti, sia con una riorganizzazione della macchina amministrativa che con un rimpasto in giunta. I nomi degli assessori che dovranno dire addio all’incarico pubblico sono ancora top secret: «non appena sarà il momento, ve lo comunicheremo» ha tagliato corto il primo cittadino. I più accreditati a lasciare Palazzo Zanca sono l’assessore alla cultura Tonino Perna e l’assessore alla pubblica istruzione Patrizia Panarello, ma alla luce delle nuove dinamiche è inutile nascondere che a rischio adesso c’è anche la poltrona del vice-sindaco. Lui, come ha recentemente dichiarato a Tempostretto, nell’intervista rilasciata a Francesca Stornante – non vorrebbe lasciare, ma è innegabile che sul suo destino giocherà un peso notevole la volontà di Le Donne, considerato da Accorinti molto più di una figura tecnica, prova ne sono le sue partecipazioni da protagonista alle conferenze stampa ed il piglio sempre più politico del city manager comunale. Non è peraltro un mistero che all’interno della giunta si sia formata, già da qualche mese, una fazione anti-Signorino, al quale privatamente vengono imputate colpe sulla situazione finanziaria, ovviamente taciute pubblicamente per non creare terremoti mediatici che avrebbero ripercussioni sull’intera amministrazione. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà.

Intanto, concentriamoci sull’ altro aspetto: quello della riorganzizzazione della burocrazia comunale. Sempre al margine della conferenza stampa, Le Donne ha fatto sapere che ci sarà una riorganizzazione a 360°, che non riguarderà solo i dirigenti. Quest’ultimi, peraltro, non saranno sottoposti ad una semplice rotazione ma avranno al loro fianco un esperto/badante tutto per loro, con il compito di di assisterli passo dopo passo e formarli, al fine di fornire loro gli strumenti per raggiungere l’eccellenza nel settore di propria competenza. Anche in questo caso, maggiori dettagli si conosceranno neri prossimi giorni.

Nel frattempo, il sindaco Accorinti ha voluto difendere con forza la scelta di portare in riva allo Stretto il pool di esperti /badanti del Centro Studi Enti Locali di Pisa. «Abbiamo avuto l’umiltà di capire che la macchina amministrativa non funzionava e abbiamo chiamato i badanti, come vengono simpaticamente chiamati». Lo ha detto a proposito del ritardo mostruoso con cui si è arrivati alla redazione del bilancio di previsione 2015. «Se mi rendo conto che ci sono cambi che possono migliorare la situazione, io procedo», ha aggiunto, quasi a voler lanciare un messaggio non solo all’esterno ma anche a chi in quel momento era seduto al suo fianco…

Danila La Torre