Il Ministero boccia la delibera sul personale approvata dalla giunta Accorinti

La delibera sul personale approvata dalla giunta Accorinti è stata bocciata dal Ministero. Senza il bilancio 2018/2010 non è possibile possibile programmare assunzion. La notizia arrivata da Roma ha messo in allarme i sindacati, soprattutto per quel che riguarda lo stop alla stabilizzazione dei precari e alla ricontrattualizzazione di molti lavoratori.

Per il segretario generale della FP CGIL, Francesco Fucile, e per il coordinatore aziendale Peppe Previti, l’Amministrazione “deve lavorare per ricontrattualizzare e stabilizzare al più presto i lavoratori”

“La decisione che giunge da Roma non può che generare grande preoccupazione ed ecco perché, nel più breve tempo possibile, è necessario che palazzo Zanca avvii un ragionamento serio e concreto finalizzato alla ricontrattualizzazione ed alla stabilizzazione senza dimenticare la qualificazione del personale e la possibilità di attuare le progressioni verticali previste dalla Madia, il tutto dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2018/2020”. Questo il commento del segretario della FP CGIIL, Francesco Fucile, e del coordinatore aziendale, Peppe Previti, dopo la bocciatura arrivata da parte del Ministero dell’Interno sulla delibera del fabbisogno del personale approvata dalla Giunta.

Due gli aspetti più importanti del “documento romano”: l’impossibilità di inserire, nella dotazione organica, posti riferiti a contratti di lavoro di natura privatistica, ma solo posti previsti nel contratto collettivo dei dipendenti degli enti locali; L’impossibilità di autorizzare assunzioni di personale a tempo indeterminato ed aumentare le ore agli stabilizzati , in assenza dell’approvazione del bilancio 2018/2020.

“In considerazione di quanto previsto dal Ministero – continua Fucile e Previti –Giunta e Consiglio, ciascuno per la propria parte, devono attivarsi al più presto al fine di trovare una soluzione che tuteli, in modo netto e assoluto, il futuro occupazionale dei dipendenti. La priorità è una sola: ricontrattualizzare , stabilizzare e qualificare i lavoratori, al più presto”