Primarie regionali Pd: ecco i seggi di Messina città e provincia

Alla fine i seggi a Messina, per le primarie regionali del Pd, saranno 9, invece degli 8 delle nazionali.

A decidere è stata la Commissione regionale per il Congresso, che ha posto fine ad una situazione divenuta incandescente in seguito alla richiesta dei genovesiani di moltiplicare i gazebo da 8 a 13 e modificarne anche la dislocazione nel territorio.

Era stata la garante della Commissione a Messina, Angela Bottari, a trasmettere ieri sera tutte le carte dal momento che era apparsa chiaramente l’impossibilità di trovare una mediazione tra le componenti, anche alla luce del fatto che lo stesso segretario provinciale Basilio Ridolfo, propendeva per la soluzione avanzata dal gruppo Genovese, che alle primarie sostiene il segretario uscente Giuseppe Lupo.

I renziani, dal canto loro, hanno presentato un ricorso di fuoco che è solo l’antipasto delle prossime mosse.

La Commissione regionale per il Congresso ha quindi valutato la situazione ed ha deciso per 9 seggi, soluzione peraltro individuata anche a Messina, ma che aveva incontrato l’opposizione dell’area Genovese che invece pressava per i 13. L’aumento di un seggio ha comportato alcune modifiche che interessano gli elettori.

A seguire il link con i seggi di Messina città ed il link con i seggi della provincia.

http://www.pdsicilia.it/writable/pdf/file_249.pdf http://www.pdsicilia.it/writable/pdf/file_248.pdf

Quanto accaduto è l’ennesima dimostrazione di un partito che non riesce a Messina ad uscire dalle secche e avanza a passi di gambero. Conoscere le ubicazioni dei gazebo a pochissime ore dal voto di domani e soprattutto con modifiche che, sia pur minime, comporteranno confusione, è un danno che si fa al voto libero e trasparente, quello di chi, spontaneamente, vuol partecipare alla vita del partito esprimendo la propria preferenza per il candidato alla segreteria regionale. Il caos che si è determinato agevola chi ha una macchina organizzativa ben rodata.

Ma al di là dell’esito di domani si sono create nuove fratture insanabili che avranno conseguenze nei prossimi mesi anche in vista dell’elezione del segretario cittadino che non potrà certamente avvenire in un clima di braccio di ferro e prove di forza muscolare, né tantomeno con nuovi e inutili appelli ad un’unità che non esiste.

Il metodo Genovese non funziona più- ha dichiarato Alessandro Russo- Dopo essere stati con le gambe a cavallo in occasione delle primarie nazionali dell’8 dicembre, adesso hanno inventato tecnicismi improvvisati che rispondono solo a vecchie logiche. Hanno proposto seggi in Comuni della provincia dove non ci sono iscritti o persino nuovi gazebo richiesti da associazioni nate nelle ultime settimane. E la gestione del segretario provinciale Ridolfo è a dir poco impalpabile. Il Pd non è autobus e spiace vedere che l’uscente Lupo stia adottando questi metodi discutibili anche in altre zone della Sicilia”.

Dopo l’accaduto anche il comportamento di Ridolfo, nient’affatto imparziale, come invece da premesse in occasione della sua elezione, sotto la bandiera “dell’unità” durata lo spazio di un mattino, finirà all’attenzione del prossimo segretario regionale e non sono da escludersi richieste di commissariamento.

La tesi del gruppo Genovese, che puntava alla moltiplicazione dei gazebo fino a 13, (persino più delle primarie a sindaco) e alla dislocazione dei seggi “ad personam”, oltre a rappresentare un ritorno al passato è stata anche avallata dal segretario provinciale, provocando le proteste delle altre componenti.

“L’8 dicembre, in occasione delle primarie nazionali- aggiunge Ciccio Palano Quero- il gruppo Genovese si è totalmente disimpegnato e solo grazie ai volontari ed ai militanti siamo riusciti ad organizzare le primarie. Le proposte che ci sono state fatte in questi giorni sono la dimostrazione di logiche vecchie e che non possiamo più tollerare. Chiederemo al futuro segretario regionale se questi metodi sono compatibili con un partito che si chiama Democratico”.

Anche in provincia, come spiega Iole Nicolai, sono improvvisamente spuntati come funghi seggi là dove per le primarie nazionali non si è neanche votato: “Questa geografia e geometria variabile, realizzata attraverso la forzatura delle regole da parte di chi in passato lo ha fatto indisturbato non può più essere accettata. E mentre si chiede che vengano soppressi gazebo in Comuni come Nizza, che è l’unico dove da anni si celebra la festa del Pd, vengono creati nuovi seggi là dove non si è votato per le primarie nazionali”.

Un capitolo a parte merita poi il documento firmato da alcuni consiglieri comunali con il quale appunto veniva chiesto l’aumento dei seggi. Tra i firmatari, nonostante si trattasse chiaramente di un documento che riguarda il partito, risultano consiglieri neanche iscritti al Pd.

Il documento è firmato da diversi consiglieri che non appartengono al Pd- spiega Daniele Zuccarello- Mi chiedo come si possa firmare una nota che riguarda il partito se non sei neanche iscritto. Mi chiedo ad esempio come possa firmarlo Santalco. Mi chiedo perché Antonella Russo l’ha firmato se fa parte del gruppo misto. Per non parlare di Cantali che dopo aver firmato ha ritirato la firma. Prima di sottoscrivere un documento di quel genere bisognerebbe stare più attenti”.

ECCO I SEGGI DI MESSINA CITTA’: Messina 1 (sede protezione civile Giampilieri), Messina 2 (sede I quartiere, ss 114), Messina 3 (gazebo Minissale, svincolo San Filippo presso Ford), Messina 4 ( gazebo Gazzi presso edicola), Messina 5 (Don Orione), Messina 6 (Piazza Antonello, Galleria Vittorio Emanuele), Messina 7 (gazebo piazza Castronuovo) Messina 8 (sede VI circoscrizione centro civico via Consolare Pompea Ganzirri), Messina 9 (oratorio Gesù e Maria, Castanea)

Intanto oggi presso la sede del Pd, in Via Castellammare, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della candidatura di Antonella Monastra alle primarie.

All'incontro, presenti anche Piero David, coordinatore regionale dell’area Civati e Mariaflavia Timbro capolista nel collegio di Messina, è intervenuto anche il senatore Corradino Mineo che oltre a spiegare le ragioni del suo sostegno a Monastra, ha fatto il punto sul governo Renzi.

Antonella Monastra nel suo intervento, ha sottolineato come la sua idea di partito sia quella di Fabrizio Barca, la stessa idea che giovedì ha ribadito Pippo Civati nella direzione nazionale del PD, l'idea di un partito radicato e presente sui territori, vicino alla gente comune, ai militanti, agli iscritti. Dopo la conferenza stampa Antonella Monastra e Corradino Mineo hanno incontrato il sindaco Renato Accorinti.

Rosaria Brancato