Sfiducia a metà mandato. Briguglio concede ad Accorinti due anni e mezzo di tempo

"Sono trascorsi sette mesi, ma il buongiorno si vede dal mattino. Se ai due anni e mezzo, non cinque ma due e mezzo, l'amministrazione comunale continuerà a dare questi pessimi risultati e un'immagine della città terrificante, è dovere del Consiglio comunale mandare a casa Accorinti con la mozione di sfiducia. I numeri ci sono e a quella data la legge lo consente”. È l’opinione di Carmelo Briguglio, presidente dell'associazione Scuola Politica e leader di Prima l'Italia, il movimento di Alemanno che sta ricostruendo a destra la "nuova An", che nascerà nei prossimi mesi attraverso un congresso di fusione con Fratelli d'Italia, il partito della Meloni e di La Russa.

“Non si possono fare pagare ai messinesi – ha proseguito Briguglio – i fallimenti e le stangate fiscali di un'amministrazione inadeguata, né l'errore di averla scelta: due anni e mezzo bastano. Non possono pagare il silenzio furbo di Accorinti e la colpevole cedevolezza dei consiglieri comunali sul fatto che a Messina la gestione dei rifiuti costi quasi 45 milioni di euro che devono pagare i cittadini con la Tares, per coprire per intero questo costo eccessivo e ingiustificato. Uno scandalo. Per non parlare dell'occupazione: zero attività. Lo stesso valga per quei Comuni della provincia dove a metà mandato si constaterà che la fiducia è stata mal riposta e il programma tradito".

Alla manifestazione che si è tenuta nella cornice dell'ex Chiesa di Santa Maria Alemanna hanno partecipato dirigenti politici, amministratori ed esponenti della società civile, che condividono le posizioni dell'ex parlamentare.

“Io non mollo – ha ripreso Briguglio -. Continuo a fare politica, a guardare avanti, senza nulla pretendere, per un nuovo progetto che rimetta in campo una forte destra politica e sociale. Un sociale ignorato dal governo regionale Crocetta-Lumia-Confindustria e da un governo nazionale inesistenti sulla questione-lavoro: nessuna iniziativa per i disoccupati e solo proroghe come gentile concessione ai lavoratori precari. La Scuola Politica – ha affermato – è lo strumento per promuovere la cultura politica dei giovani che manca e la formazione e il rinnovamento della classe dirigente, in un'alleanza tra generazioni politiche: né gerontocrazie che vogliono conservarsi a tutti i costi, né l'opportunismo dei giovani-vecchi senza idee".

Briguglio ha annunciato che a febbraio e marzo si terranno il congresso provinciale costituente della nuova formazione politica e quello nazionale, tutti col sistema delle primarie. Prima del tradizionale brindisi augurale, sono intervenuti Nuccio Ricciardello, Francesca Parrinello, Bruno De Vita, Pietro Grioli, Mario Balletta, Gianfranco Minuti, Orlando Russo, Antonella Vezzosi, Pasquale Gazzara, Piero Bongiovanni e Fina Maltese.