La proposta di Cerreti: trasformare l’Hotel Riviera in Ostello per i giovani

“Non si può pensare un'architettura senza pensare alla gente, diceva Richard Rogers ma purtroppo gli insegnamenti dei grandi architetti , non sempre trovano nelle teste che gestiscono la Cosa Pubblica, terreno fertile”. Non lesina le parole il capogruppo del Movimento Liberi Insieme Roberto Cerreti a proposito del destino dell’Hotel Riviera e delle idee al riguardo da parte dell’assessore provinciale Bruno Cilento. La telenovela di uno degli storici alberghi cittadini è ormai nota e si trascina da anni tra un’aula giudiziaria ed un’asta senza che nessuna amministrazione sia riuscita a voltare pagina definitivamente.

“Spiace la confusione espressa dall’assessore Bruno Cilento, che chiarisce la mancanza di una linea in materia da parte dell’Amministrazione Ricevuto, arrampicandosi su varie ipotesi di riutilizzo dell’immobile- continua il consigliere provinciale- per poi propagandare il grande risultato di un prossimo bando dove verrà abbattuto ulteriormente il valore dell’immobile, così magari da favorire, gli speculatori del settore edilizio”.

L’hotel situato in uno dei migliori punti con vista sullo Stretto, un tempo fiore all’occhiello delle strutture ricettive e turistiche cittadine è finito nel labirinto di contenziosi e di vicende legate alla tangentopoli degli anni ’90 ed oggi è lasciato in stato di totale abbandono in attesa di una “nuova vita” che stenta a farsi strada.

“Al di là delle somme necessarie per bandire le diverse aste per la vendita l’Amministrazione si è mai preoccupata di interagire con i grossi gruppi alberghieri e tour operator per rendere realmente appetibile la vendita dell’immobile?- si chiede Cerreti- Nel propagandare le più disparate ipotesi di riutilizzo, si sono mai fatti studi di settore che chiarissero gli eventuali reali costi per riadattare la struttura alle pirotecniche ipotesi di Ricevuto e compagni?”

Le condizioni attuali dell’immobile, dopo vent’anni, sono tali da dover comunque ipotizzare una notevole cifra per la ristrutturazione qualsiasi sia la destinazione finale del locale. L’esponente del Mvi ha una proposta che a suo dire potrebbe risultare più realistica e di più agevole realizzazione: trasformare il Riviera in un Ostello della gioventù messinese.

“Non dobbiamo dimenticare la vocazione dell’immobile, che è quella turistico e recettiva, quindi struttura di ospitalità. Troppo spesso pensiamo agli Enti come “stipendifici” e mai come attività che possono invece produrre per il territorio e per le casse pubbliche, magari ipotizzando un percorso con il Comune e l’Università degli Studi, che possa vedere nascere un’opportuna convenzione con la Provincia che dia nuova vita all’Hotel Riviera, trasformato nel primo “Ostello della gioventù messinese”. Sarebbe la prima struttura d’accoglienza per i giovani, con l’enorme vantaggio di non dover variare l’attuale destinazione d’uso”.

Secondo il consigliere provinciale una simile ipotese andrebbe anche incontro alle necessità dell’Ateneo e della popolazione studentesca, favorendo economicamente le famiglie dell’hinterland messinese e di oltre Stretto, costrette a pagare affitti pesantissimi e spesso in nero per mantenere i propri figli iscritti a Messina. La realizzazione di una struttura d’accoglienza inoltre incentiverebbe i progetti di interscambio culturale europeo ed internazionale e le diverse forme di turismo giovanile. La proposta consentirebbe, attraverso appunto la convenzione per la gestione, di portare “ossigeno” a casse, come quelle di Palazzo dei Leoni, che stanno soffrendo da tempo e garantirebbe un migliore intervento a favore del territorio e della popolazione.

Rosaria Brancato