L’Ordine dei Commercialisti incontro il presidente nazionale Claudio Siciliotti

La crisi non risparmia nessuno. E se per qualcuno le peggiori conseguenze sono quelle legate alla “decurtazione” dello stipendio, per altri, in particolare per alcune categorie di lavoratori, i principali problemi riguardano la necessità “aggiornare” il proprio bagaglio lavorativo, di farlo nel minor tempo possibile, soprattutto per dare risposte concrete ai clienti disperati, che tra nuove tasse e nuovi pagamenti ne capiscono sempre meno. Di questo e molto altro, si è discusso nel corso dell’incontro a Messina tra l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Messina – guidato da Santi Cutugno – e il presidente del Consiglio nazionale Claudio Siciliotti per parlare di professione nel più ampio progetto di riformulazione delle regole e del mercato: tema, questo, che è stato oggetto della “due giorni” di incontri promossa dall’Odcec messinese e svoltasi il 14 e il 15 dicembre nella sede restaurata di via Santa Maria Alemanna.

“La professione utile al Paese tra regressione e germoglio di opportunità di lavoro: strategie e programmi” è stato lo spunto di riflessione per la sessione di lavoro avviata nella mattina di giovedì 15, il cui momento più atteso è stato l’intervento di Siciliotti: una “conversazione” sentita per l’importanza e la delicatezza dei temi in gioco, che ha fatto il punto sulla recente normativa frutto del “Decreto di Stabilità”, sulle limitazioni dei componenti del collegio sindacale e della normazione delle società tra professionisti con socio di capitale (che in base alla legislazione vigente, ottenendo la maggioranza, riesce a limitare l’autonomia del professionista). Altro problema spinoso, a lungo dibattuto tra i presenti, è stato la mancanza di una regolamentazione ai fini previdenziali, nonché la difficile determinazione del contributo alle casse di previdenza.

Al programma ufficiale ha fatto seguito un incontro a porte chiuse tra il presidente nazionale e i rappresentanti degli Ordini regionali, per un breve scambio di idee sul programma di attività e sugli indirizzi di azione che dovranno limitare gli effetti della recente normativa. Significative le parole pronunciate da Siciliotti: «Quella di oggi è una giornata importante in cui festeggiamo l’apertura della nuova sede dell’Ordine di Messina e discutiamo del ruolo del dottore commercialista e del suo futuro. In questo momento storico, difficile da interpretare perché viziato da un’imponente crisi economica, vogliamo guardare con speranza al futuro di questa professione che poggia su abilità tecniche, in materia di economia, finanza, fisco e contabilità». Il presidente Odcec Messina, Cutugno, si è poi soffermato sulle capacità specifiche della professione, sottolineando che «il commercialista non è più un soggetto fiscalista che si occupa solo delle dichiarazioni dei redditi, perchè cura l’azienda intesa come complesso armonico guidata da un manager, seguendone lo sviluppo fisiologico e cercando di collaborare affinché l’impresa stessa sia motore propulsore di forza lavoro e di sviluppo dell’economia territoriale».

«Le tante presenze di questa due giorni messinese – ha concluso Siciliotti – dimostrano che la gente ci crede. “Saremo utili al Paese” recita un nostro slogan: da oggi questa diventa anche la nostra parola d’ordine». In prima fila, ad incontrare Siciliotti, erano presenti: il vicepresidente nazionale Francesco Di Stefano e il consigliere nazionale Domenico Piccolo, i presidenti e i vicepresidenti degli Ordini della Sicilia, i massimi rappresentanti dell’Ordine degli Avvocati, dei Notai e dei Consulenti del lavoro di Messina, i vertici nazionali delle Associazioni di categoria, il vicepresidente Ugdcec (Unione dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili) Enrico Zanetti e il componente del Consiglio direttivo Aidc Antonio Pastore (Associazione italiana dottori commercialisti).