Quei tagli alla sanità “ad insaputa” della politica. D’Alia pronto ad uscire dal governo Crocetta

A distanza di una settimana dall’esplosione della polemica sulla nuova rete ospedaliera si ha l’impressione che la bozza si sia “autoprodotta” in qualche ufficio senza che nessuno, tra governo regionale e nazionale e deputazione tra Roma e Palermo, ne sapesse nulla. Insomma, ad insaputa di tutti.

Dopo la rivolta sono entrati in campo i “pompieri”, ma le polemiche restano.

A cercare di ridimensionare l’accaduto è il Pd che schiera i vertici a conclusione di un incontro tra il segretario regionale Fausto Raciti, la capogruppo Ars Alice Anselmo e l’assessore Gucciardi. I tre smentiscono l’esistenza di una proposta vera a propria derubricando quanto trasmesso a Roma dall’assessore in estate ad “ipotesi” di lavoro e lanciando appelli alla condivisione.

“Nessuna nuova bozza di rete ospedaliera è attualmente definita- scrivono- Il nuovo piano vedrà la luce solo dopo una attenta e articolata campagna di ascolto di tutti gli attori coinvolti: sindaci, ordini professionali, operatori della sanità privata, sindacati, forze politiche, associazioni degli utenti e tutti gli stakeholder della Sanità siciliana”. Dopo la marcia indietro sul Piano di rimodulazione della rete ospedaliera Gucciardi, Raciti e Anselmo rilanciano sui concorsi: “Resta la necessità di avviare il prima possibile il reclutamento di personale presso le strutture sanitarie della Regione, per sopperire alla abnorme carenza che non consente alle stesse di operare in serenità e all’insegna della piena tutela della salute dei cittadini. Si è già avviata l’interlocuzione con il governo nazionale partendo dal presupposto che la Sicilia ha già fatto la sua parte con le azioni di risanamento della sanità siciliana collocando la regione, dalla penultima posizione, fra le prime nove per erogazione dei livelli essenziali d’assistenza e chiudendo, negli ultimi due esercizi, in attivo i conti del fondo sanitario regionale".

Il Pd Siciliano, conclude il comunicato, il 15 ottobre terrà “Gli stati generali sulla Salute”.

Chi sta meditando di lasciare il governo Crocetta (ma lo dice a giorni alterni ormai da mesi senza passare mai dalle parole ai fatti) è il presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia: “ Ho letto l'intervista dell’assessore Gucciardi al Giornale di Sicilia e penso che le sue dichiarazioni siano sorprendenti e gravi. E’ assurdo chiedere al governo nazionale di autorizzare le assunzioni sulla base di una bozza di piano di tagli che nessuno conosce e che non ha alcun valore politico e giuridico e senza che vi sia alcuna valutazione del sistema privato della sanità che ne ha un oggettivo quanto incomprensibile vantaggio a danno della sanità pubblica. Se questa è la politica sanitaria del governo regionale dovremo riflettere se continuare a sostenerlo”.

La prossima settimana il piano tornerà al centro dell’agenda politica con una serie di riunioni sin da martedì.

Rosaria Brancato