Sanità, schiaffo a Messina. I deputati di Forza Italia: “Da Gucciardi un’offesa al territorio”

Lo schiaffo c’è stato. E anche la beffa. Il Piano della rete ospedaliera predisposto dall’assessore Gucciardi non solo è uno tsunami per la sanità messinese ma è una beffa per la deputazione che per 2 anni si è battuta per la legge 24, quell’Irccs-Piemonte di fatto vanificato dal provvedimento dell’assessore.

“Con questo decreto in Sicilia sarà più facile vincere un 6 al superenalotto che trovare un posto in rianimazione”, prova a ironizzare il capogruppo consiliare di Forza Italia Pippo Trischitta, ben sapendo che sul diritto alla salute non si scherza ma che quel Piano che ha scatenato la rivolta in tutta l’isola, di fatto smantella i presidi messinesi.

E’ Trischitta ad aprire la conferenza stampa della deputazione azzurra, alla presenza anche dei consiglieri comunali del partito e di numerosi sindacalisti del settore sanità. Brucia quel Piano, non solo perché va oltre quanto stabilito dal decreto Balduzzi ma anche perché trasforma in carta straccia lo spirito della legge 24, che unisce la mission della riabilitazione all’emergenza urgenza.

“Sapevamo che la situazione della sanità in Sicilia era disastrosa- dichiara la parlamentare Mariella Gullo- Sapevamo che sarebbero arrivati tagli, ma non immaginavamo un disastro di queste dimensioni. Tagli al Papardo, all’Irccs-Piemonte, a Taormina il centro d’eccellenza oncologica sarà trasformato in ospedale di base, chiuderanno i presidi di pronto soccorso di Barcellona e Mistretta. All’assessore Gucciardi vorrei chiedere: ma un infartuato che risiede nella zona dei Nebrodi che deve fare?”

I deputati annunciano battaglia in Commissione Ars mercoledì, quando presenteranno la risoluzione che reclama il rispetto del diritto alla salute per i messinesi e si uniranno al coro delle altre deputazioni di province rimaste penalizzate.

Quella dell’assessore è stata una scorrettezza politica- commenta il deputato regionale Franco Rinaldi- Non può a giugno salutare in Commissione dicendo “state tranquilli non toccheremo gli ospedali tantomeno il Piemonte e poi, a settembre fare esattamente l’opposto. Il criterio di questo piano non è la salvaguardia della salute ma il contenimento della spesa. Mi chiedo poi come mai territori come Caltanissetta, Agrigento, Gela, non sono stati toccati e solo Messina viene penalizzata. Questo provvedimento è un disastro, questo governo è inaffidabile”.

Chi ha vissuto la proposta dell’assessore come una vera e propria presa in giro per Messina e per chi la rappresenta è il deputato regionale Santi Formica, primo firmatario di quel disegno di legge sull’accorpamento tra Neurolesi e Piemonte poi tramutatosi in legge ad ottobre e adesso preso a picconate dal Piano della rete ospedaliera. Saranno tagliati non solo i posti letto, ma smantellate unità operative vitali per la mission del Polo di riabilitazione (rianimazione compresa).

“Messina in questi anni è stato capro espiatorio, agnello da tosare per questo governo regionale- spiega Formica- Invece di tutelare i deboli fa il contrario. Questo piano va oltre quanto stabilito dalla Balduzzi. Pensiamo ai medici di rianimazione. La proposta della Borsellino prevedeva un aumento, tenuto conto che in Sicilia ce ne sono meno, in proporzione al resto d’Italia. Adesso Gucciardi li riduce drasticamente. Inoltre non considera Mistretta una zona disagiata, quando invece il Balduzzi prevede deroghe in questi casi. Quindi non solo toglie il pronto soccorso di Mistretta ma anche quello di Barcellona, che pure fa 23 mila accessi l’anno. Il rischio è che il pronto soccorso di Milazzo, che a stento riesce a far fronte a 27 mila accessi annui, scoppi letteralmente. Non aggiungo altro sui tagli all’Irccs-Piemonte, anche perché ricordo che un decreto non può superare la legge. Voglio però raccontare che la scorsa settimana l’assessore Gucciardi mi ha telefonato, quando la signora palermitana ricoverata al Neurolesi è uscita dal come, complimentandosi e dicendo che la nostra battaglia vinta avrebbe anche comportato un potenziamento del presidio. Ebbene, 2 giorni dopo ho visto questo suo Piano…….”

Gli esponenti di Forza Italia affronteranno la questione in tutte le sedi e qualora Gucciardi non dovesse rimodulare il Piano e riporre la mannaia nel cassetto, sono pronti a rivolgersi alla Procura in nome del diritto alla salute.

Troppe le assenze in queste ore- dicono in coro a conclusione della conferenza stampa- dal sindaco metropolitano, Renato Accorinti, che è il capo della sanità e che invece è totalmente defilato, oggi come ieri, fino al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e ai 5Stelle. Perché questi silenzi?”.

Quanto poi ai colleghi dell’Ars del Pd gli azzurri auspicano che in sede di Commissione difendano i diritti dei messinesi e non stiano zitti di fronte ai tagli.

Picciolo,che è tra i firmatari della legge 24 e tra i principali promotori della battaglia, ha scritto al premier chiedendo più autonomia per la Sicilia, ma la principale controparte, in questo momento, resta l’assessore Gucciardi ed è a lui che si dovranno chiedere le modifiche.

Rosaria Brancato