Caso stadio San Filippo in commissione sport. Accorinti ribadisce le sue ragioni

La quiete dopo la tempesta. Prima che la discussione sullo stadio San Filippo si riaccenda e dopo che il patron dell’Acr Messina, Pietro Lo Monaco, ha confermato di restare alla guida, il sindaco Accorinti torna sulla vicenda nel corso di una seduta dell’VIII commissione consiliare, che si occupa, tra le altre cose, di sport.

Ribadite le ragioni già espresse nei giorni scorsi, ma in un clima più sereno. “Il calcio, da sempre, ha influenzato l’intera società ed è un fattore importante – ha affermato il sindaco -. La prima squadra della città si chiama Acr Messina ed oggi è di Pietro Lo Monaco. Noi cerchiamo di fare qualcosa di concreto per la città e per la squadra”.

Il qualcosa di concreto si traduce, anzitutto, nella messa a disposizione di aree in cui realizzare nuove strutture sportive. “E’ fondamentale per fare calcio – ha proseguito Accorinti -. Roma e Lazio non si allenano all’Olimpico né Milan e Inter a San Siro. Abbiamo individuato delle aree in cui costruire tre o quattro campi, che potrebbero risolvere tanto. Sicuramente meglio che andare quotidianamente a Monforte San Giorgio, come ha fatto l’anno scorso l’Acr, con un dispendio incredibile. Da parte nostra c’è, dunque, la disponibilità e una proposta concreta. Le cose, però, bisogna farle in due. Dobbiamo metterci a tavolino e discuterne”.

Un accenno ancora ai prossimi concerti di Vasco Rossi e Jovanotti. “Da sempre gli stadi vengono utilizzati anche per i concerti – ha concluso -. Roma, Milano, Torino ed anche all’estero, in Europa e fuori. A San Siro ne fanno 14 o 15 all’anno, non due. Abbiamo la possibilità di ricavare soldi che verranno utilizzati per la città e per le strutture sportive per i bambini”.

Il sindaco, poi, risponde alle parole dure di Lo Monaco. “Il chiacchierone non sono io, sbaglia lui quando dice che è pronto a entrare con le ruspe. Non è possibile. Io sono pronto a discutere subito di atti e di cose concrete. Non possiamo accettare che arrivi gente con toni arroganti, insultando le istituzioni. Faremo il possibile per aiutare l’Acr, non c’è bisogno di insultare nessuno. 15mila euro sono pochi per un concerto? Posso anche essere d’accordo, ma c’è un regolamento da seguire e delle leggi da rispettare”. Infine ancora quella si sperava fosse una provocazione. “La proposta di vendita dello stadio San Filippo l’abbiamo anche fatta, gli facciamo pure lo sconto se vogliono acquistarlo”.

A precisare i fatti, anche il dirigente del dipartimento sport, Salvatore De Francesco: “L’unico strumento amministrativo che potevamo utilizzare per dare lo stadio era il comodato d’uso, che è obbligatoriamente della durata di un anno. Vale solo per le attività sportive e non per altro. Non ci sono mai arrivate richieste per attività extrasportive né ne abbiamo per il 2015. L’unica richiesta che ci è arrivata riguarda il Celeste per le squadre giovanili. Ma non va bene, perché prima viene il campionato di Eccellenza e poi il settore giovanile”. Affermazione discutibilissima ma che, per fortuna, verrà a cadere visto che il Città di Messina ha, con senso di responsabilità, rinunciato al Celeste.