Tir in centro, la Cartour ci riprova a distanza di 4 mesi. La società: “Pronti al dialogo”

La prima volta ci avevano provato a fine febbraio, quando Tempostretto pubblicò i nuovi orari della Cartour dal 1 marzo, salvo poi sospenderli 24 ore prima dell’entrata in vigore, proprio in seguito alle polemiche ed alle dichiarazioni di Accorinti (vedi articoli allegati). L’invasione dei tir in centro in pieno giorno fu quindi rinviata dapprima al 1 giugno, poi al 30 giugno.

Adesso la Cartour ci riprova di nuovo perché la tabella oraria che entrerà in vigore dal 30 giugno al 27 luglio è la fotocopia di quella predisposta in sordina a marzo e poi sospesa, in seguito alle polemiche scatenate dalle modifiche agli orari di partenza e arrivo a Messina, tali da provocare la presenza di un fiume di tir nelle vie del centro. Il fatto che in estate le scuole siano chiuse non cambia di molto gli scenari e le conseguenze per la sicurezza ed il traffico cittadino.

Probabilmente pensare che il problema tir sia limitato a Tremestieri e Rada San Francesco ha portato tutti, amministrazione compresa, a sottovalutare i 90 mila mezzi pesanti che annualmente utilizzano il molo Norimberga, un flusso pari al 12% del totale.

Attualmente le corse da Messina sono due: una con partenza all’una di notte (o alle due) ed un’altra alle 23.45, con arrivo a Salerno 9 ore dopo. Questo significa che i tir diretti all’imbarco attraversano la via La Farina di sera. Da Salerno attualmente le navi partono alle 10.00 e alle 14.00, con sbarco a Messina in serata.

Con le nuove tabelle orarie, inizialmente pensate dall’1 marzo al 6 luglio e adesso slittate dal 30 giugno al 27 luglio, è matematicamente certa l’invasione dei tir in pieno centro, dalla via La Farina al viale Europa nelle ore di punta, e questo indipendentemente dal fatto che le scuole siano chiuse, perché la città continua a “vivere” anche in estate, non si congela fino alla ripresa delle lezioni.

Con i nuovi orari le partenze previste da Messina dal lunedì al venerdì sono all’una di notte (o alle due) ed alle 15.00. Il sabato sono previste due partenze, all’una di notte e alle 23.30 e la domenica alle due di notte. Dal 28 luglio al 6 settembre poi le partenze di sabato e domenica saranno all’una di notte ed alle 14.00. La conseguenza immediata è che i mezzi pesanti diretti al molo Norimberga per imbarcarsi dovranno necessariamente attraversare il centro almeno un’ora prima della partenza, quindi in piena ora di punta, lungo arterie ad alta densità di traffico e che in questi anni hanno già pagato un prezzo altissimo, anche in termini di vite umane, la schiavitù ai tir.

Ma non basta. Le modifiche infatti riguardano anche le navi in partenza da Salerno e che attraccheranno a Messina in orari “caldissimi” e non certo per la stagione estiva. I mezzi pesanti provenienti da Salerno con la corsa delle 2 di notte arriveranno a Messina alle 11, quindi attraverseranno il centro subito dopo lo sbarco.

Non stiamo parlando di cifre irrilevanti, perché nel 2013 hanno utilizzato la Cartour più di 90 mila camion su un totale di 760 mila tra porto storico e Rada San Francesco, con una media di 90/100 mezzi ad imbarco.

L’ordinanza anti-tir finora non ha coinvolto il molo Norimberga, ma queste modifiche di orari, forse renderebbero necessaria ed urgente una maggiore attenzione ed un inserimento del problema nel provvedimento. Domani è previsto un incontro tra gli armatori e la giunta, che sin da marzo ha dichiarato la totale contrarierà alla nuova tabella oraria. Il rischio, serissimo, è che la schiavitù ai tir si sposti al molo Norimberga, rimasto finora meno sotto i riflettori.

Le modifiche peraltro sono avvenute in silenzio, con sola pubblicazione nel sito della Caronte-Tourist, sia a febbraio (misteriosamente poi sospese dopo la pubblicazione degli articoli e le polemiche) che adesso.

Puntuali le polemiche dell’Orsa che ha ricordato come nonostante la giunta abbia tentato di intervenire per affrontare il problema tir gli armatori continuano ad agire come se nulla fosse cambiato e che operazioni di questo genere si potranno fare solo dopo il completamento della via Don Blasco.

In un comunicato stampa la Caronte-Tourist ha replicato: “Dal 2006 il servizio delle navi Cartour sulla rotta Messina – Salerno, è regolato da un orario invernale con due partenze notturne e da uno estivo con una sola partenza diurna. Rispetto agli anni passati dunque, la società, per ragioni commerciali, ha semplicemente anticipato di dieci giorni l’entrata in vigore dell’ orario estivo che sarà sostituito da quello invernale il prossimo sette settembre”.

In realtà lo scorso anno l’ex commissario Croce ed il dirigente della viabilità Pizzino inviarono una lettera alla Caronte-Tourist proprio per invitarli a continuare con gli orari notturni per evitare disagi alla circolazione.

In sintesi quindi la società, scordando che rispetto agli anni passati c’è un’amministrazione diversa, con un atteggiamento diverso nei confronti del transito dei mezzi pesanti, ha pensato bene di continuare con le vecchie tabelle estate-inverno senza neanche avviare un confronto.

“Non è una giustificazione sufficiente dire che lo si fa da anni- sbotta Michele Barresi, Orsa- Il problema c’era allora e c’è adesso, con l’aggravante che la società sa benissimo che ha a che fare con un’amministrazione che ha fatto un’ordinanza per non lasciare le cose come nel passato. Eppure continuano a pensare che la via La Farina è loro, gli appartiene, è un’arteria di Franzopoli”.

In tarda mattinata è arrivata la replica del direttore generale del gruppo Caronte&Tourist Calogero Famiani che riportiamo integralmente: “Gli orari di qualunque servizio di linea sono il prodotto di approfondite valutazioni su elementi il più possibile oggettivi, a partire dalle esigenze della clientela, degli operatori e dall’impatto sul territorio. Quelli delle navi della flotta Cartour non fanno certo eccezione e sono stati, a suo tempo, adeguatamente modellati e su di essi c’è stato l’opportuno confronto con l’amministrazione. La loro validità è dimostrata dal fatto che sono pacificamente in vigore da anni. Naturalmente, come è nostro costume, non ci sottrarremo ad un sereno dialogo per valutare eventuali fatti che abbiano modificato o stiano modificando il contesto complessivo nel quale stiamo operando”.

Domani quindi si riapre il capitolo Cartour con la giunta Accorinti per nulla intenzionata a stare zitta e l’Orsa sul piede di guerra.

Rosaria Brancato