Gli uffici non riescono a chiudere l’iter, Messina perde i soldi per il progetto di teleassistenza anziani

Un nuovo appello al sindaco Accoranti nell’estremo tentativo di recuperare insieme ed in piena sinergia un’opportunità per la Città che altrimenti sfumerà definitivamente. Lo lanciano i consiglieri comunali Piero Adamo, Fabrizio Sottile e Daniela Faranda che tornano sul progetto PIST – Teleassistenza anziani, un’opportunità che per i consiglieri non bisogna farsi sfuggire. Lo scorso 10 novembre, con un’interrogazione urgente, il consigliere Adamo sollecitava la definizione dell’iter relativo al progetto di imminente scadenza, avendo appreso presso gli Uffici che era “concreto il rischio di perdere le risorse economiche stanziate per la nostra Città a causa di problematiche di carattere burocratico”. Lo scorso 4 dicembre l’assessore Nina Santisi, pur non essendo il suo Assessorato direttamente responsabile del progetto, in linea con i timori paventati da Adamo rispondeva al consigliere non negando le concrete difficoltà a portare avanti il progetto per il quale comunque si offriva massima collaborazione alla individuazione di una soluzione. I consiglieri però non si vogliono arrendere e ricordano che si tratta di un progetto approvato nel gennaio 2012 dalla Regione Siciliana nell’ambito del P.O. F.E.S.R. 2007/13 per l’importo di 1,2 milioni di euro, è stato rimodulato in € 813.418,60 dall’Assessorato Regionale all’Economia e prevede la realizzazione di un moderno sistema di teleassistenza per gli anziani della nostra Città dislocato uniformemente su tutto il territorio comunale con particolare attenzione anche ai villaggi collinari strutturalmente carenti di presidi di assistenza. Il finanziamento, nell’ambito della collaborazione con l’IRCSS, consentirà al Comune di Messina di acquistare strumentazioni informatiche che resteranno nel patrimonio dell’Ente con evidente vantaggio ed arricchimento di quest’ultimo e il progetto, oltre a fornire un utile ed importante servizio alla popolazione anziana della Città rappresenta un’importante opportunità occupazionale.

I consiglieri spiegano che la conclusione a cui sono giunti gli uffici comunali è che “nonostante tutti gli sforzi profusi per potere assicurare, nel limitato tempo residuo disponibile, il compimento del progetto rimodulato, spiace dovere dichiarare, pur per ragioni estranee a questo dipartimento (Dip. Provveditorato – Economato –CED) l’impossibilità di concludere favorevolmente l’iter già avviato nell’anno 2014 e da cui discende l’obbligo di restituzione del totale del finanziamento percepito (€ 244.025,58).

Per Adamo, Sottile e Faranda impedimenti burocratici e ritardi degli uffici, sia che comunali, non possono determinare il naufragio di un progetto a vantaggio della città e dei suoi anziani senza che la politica tenti, nel rispetto delle regole, di correggere in extremis la rotta. Per questo chiedono la convocazione urgente di un tavolo operativo aperto alla deputazione regionale messinese affinché si individui in extremis una soluzione idonea al mantenimento dei fondi stanziati per la nostra città.