Operazione Amam e gestione dell’emergenza, i 6 presidenti di quartiere rincarano la dose

Chi gestirà i rifiuti quando la gestione passerà all’Amam? Quali progetti ci sono per il settore rifiuti? Perché l’amministrazione non ha ampliato la discussione sull’operazione Amam prima di portare tutto in Consiglio e chiudere in fretta e furia la faccenda? Tante domande, tanti quesiti che emergono dalla nuova nota siglata dai presidenti di circoscrizione. Ancora una volta tutti insieme, un’unica voce che si schiera contro il modus operandi dell’amministrazione Accorinti nel campo dell’igiene ambientale. Enzo Messina, Nuccio Zullo, Lino Cucè, Francesco Palano Quero, Santino Morabito e Orazio Laganà non abbassano i toni dopo la stroncatura di qualche giorno fa indirizzata all’assessore Daniele Ialacqua.

A finire nel mirino dei sei presidenti di quartiere è innanzitutto l’operazione Amam. Proprio mentre l’amministrazione esulta per essere riuscita a incassare l’approvazione in consiglio della modifica dello statuto Amam e l’ampliamento dell’oggetto sociale e perla di “un risultato ampiamente positivo, nella direzione dell'efficienza, del contenimento dei costi e soprattutto del migliore servizio ai cittadini”, le circoscrizioni si oppongono. Nessuno ha chiesto il loro parere, nessuno li ha interpellati per sapere cosa ne pensassero gli interi consigli di quartiere.

“Proviamo amarezza nel prendere atto come la prossima trasformazione societaria dell’Amam S.p.A., assorbendo importanti deleghe di servizi da parte della liquidanda Messinambiente, non sia stata oggetto di discussione e di espressione di parere da parte dei sei Consigli circoscrizionali, seppure espressamente richiesto nella precedente nota della Conferenza. Nonostante la trasformazione implichi un chiaro indirizzo di cambiamento nel sistema di gestione dei servizi cittadini, e pertanto – come espressamente prevede lo Statuto Comunale, all’art. 68 – sia oggetto di parere obbligatorio delle Circoscrizioni cittadine, tale delibera è stata presentata al Consiglio comunale senza che vi sia stata la necessaria espressione di parere dei quartieri, che, si ricorda, sono manifestazione diretta della necessità di controllo territoriale sull’erogazione dei servizi pubblici in città”. Per i sei presidenti, proprio per queste ragioni, l’iter burocratico risulta viziato e quindi eventualmente andrebbe sanato al fine di mettere in sicurezza servizi e lavoratori e, come se non bastasse, ciò che rileva è la mancanza di comprensione e di opportunità politica di un’amministrazione che del coinvolgimento e della partecipazione delle istanze sociali e di rappresentanza ha fatto un proprio cavallo di battaglia, senza, tuttavia, essere conseguente. “Per una delibera di questa natura, che in prospettiva tanto cambierà nei modi di gestire servizi pubblici essenziali, e che pertanto avrebbe richiesto il massimo coinvolgimento degli organi politici decentrati, si preferisce trascurare la partecipazione e si tira diritto con l’immediata valutazione del Consiglio comunale. Un fatto politicamente grave, che speriamo sia compreso e a cui si sappia rimediare”.

Considerazioni e valutazioni che arrivano dopo l’ultima riunione tra la Conferenza dei Presidenti di Circoscrizione con l’Assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, e con l’ormai ex Commissario di Messinambiente, Alessio Ciacci per discutere delle problematiche di gestione dell’igiene cittadina, del decoro e della cura del verde pubblico nella stagione estiva.

“Contrariamente alle aspettative, non si è riusciti ad andare oltre una generica presa d’atto delle difficili condizioni di gestione della delega relativa alla cura dell’igiene cittadina: difficoltà che sono facilmente riscontrabili quotidianamente per le strade e gli spazi pubblici della nostra città e per le quali, tuttavia, non sono state delineate linee guida di intervento efficaci ed efficienti che possano assicurare il decoro urbano e la vivibilità durante i mesi più caldi e difficili per l’igiene cittadina”. I presidenti raccontano di aver appreso con rammarico che per questa stagione il Comune non ha previsto l’attuazione di un servizio di scerbatura per le strade pubbliche, se non in concomitanza con le feste religiose e patronali dei vari rioni, lasciando escluso da questo essenziale servizio ogni altra parte della città che non veda svolgimento di feste o processioni religiose.

La conferenza ha ribadito la necessità di predisporre un piano preventivo affinchè si intervenga con tempestività con apposita ordinanza sindacale. “Non si può non restare colpiti per la sensazione di improvvisazione e di poca reattività amministrativa che contraddistingue nuovamente l’azione della Giunta, laddove, nonostante l’accrescersi di problemi connessi all’igiene cittadina e alla cura del verde e degli spazi pubblici di maggior pregio, non prevede interventi di programmazione di lunga gittata, che potrebbero assicurare la gestione di un regolare ed efficiente servizio di pulizia senza far ricorso a interventi tampone e straordinari, frammentati ed episodici, che non contribuiscono certamente alla regolarità dell’azione amministrativa di cui la città avrebbe urgente bisogno”.

Di emergenza si è parlato anche durante la seduta della V commissione consiliare all’Ambiente presieduta da Claudio Cardile e non poche sono state le preoccupazioni espresse per la situazione che si registra soprattutto in alcune zone. Per questi motivi la commissione vogliono chiedere direttamente all’Asp di verificare se ci sono gli estremi per dichiarare lo stato di emergenza sanitaria, anche per capire come muoversi in funzione tassa rifiuti.