Il sindacato dei vigili: “La Caserma Di Maio è in condizioni pessime. Dall’Amministrazione solo promesse”

Lo scorso Ferragosto è stato lo spartiacque, il momento di rottura delle relazioni tra il Silpol, sindacato italiano lavoratori polizia locale, e l'amministrazione comunale. "Al di là delle rivendicazioni economiche, sicuramente non secondarie – dice ora il segretario sindacale Giuseppe Gemellaro -, intendiamo proseguire nella nostra battaglia a salvaguardia della dignità personale e professionale degli appartenenti al Corpo di Polizia Locale. Oggi abbiamo recapitato all'Ispettorato Provinciale del Lavoro, al Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.Pre.Sal) del PA.S.P., al Comando Provinciale di Messina dei Vìgili del Fuoco, un esposto-denuncia sulle gravissime condizioni strutturali e igienico-sanitarie che investono la Caserma “Di Maio”. Ciò non accade in modo estemporaneo ma deriva da un costante processo di attenzione da parte nostra al corrispondente degrado della struttura, non compatibile con l’attività di lavoro degli operatori che espletano la propria prestazione in quella sede in modo saltuario o continuativo e che si è misurata con l’inerzia degli amministratori e di chi funzionalmente preposto ad affrontare, con soluzioni definitive, la questione".

"Dal sopralluogo dell’assessore Cacciola, subito dopo il conferimento della delega alla Polizia municipale, senza alcun esito – ricorda Gemellaro -, al tavolo istituito dal prefetto di Messina per conciliare la vertenza posta dai sindacati sulle problematiche dei vigili tra cui lo stato della Caserma, al quale seguì solo un mero cronoprogramma di intenti su carta da parte dall'Amministrazione e niente più, al sopralluogo effettuato lo scorso 8 marzo dal segretario e direttore generale, dall’ing. responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dei luoghi di lavoro, dal medico dell’ente, pro tempore, e da alcuni rappresentanti sindacali della Polizia Municipale durante il quale non si potè non rilevare, da parte di tutti, le condizioni indecenti della struttura, carente sotto tutti i profili anche e soprattutto in quello igienico – sanitario, senza che, anche in questo caso venisse redatto verbale o fosse stato adottato alcun provvedimento. La scerbatura repentina disposta dal sindaco nella riunione pre ferragostana, quale risposta alle giuste rivendicazioni che erano oggetto dell’assemblea del 15 agosto, poi non tenutasi per le motivazioni note, ha marcato il senso continuativo di quella disattenzione che l'Amministrazione ha riservato e riserva nei confronti di questo delicato settore, privato negli ultimi giorni pure delle auto di servizio. Per tutto questo, così come ampiamente dichiarato, non ci sottrarremo dall’obbligo di preservare la dignità e il rispetto verso gli appartenenti al Corpo e lo faremo in tutte le sedi, considerata ormai finita la stagione delle discussioni sterili piene di slogan e le false assicurazioni".