Nasce il gruppo consiliare Ncd: “Niente larghe intese, ma opposizione costruttiva”

I protagonisti della conferenza stampa sono loro, Daniela Faranda (che sarà capogruppo) e Nicola Crisafi, ma nella sala consiliare di Palazzo Zanca per la presentazione del gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra ci sono i parlamentari Enzo Garofalo e Bruno Mancuso ed il deputato regionale Nino Germanà, perché tutti loro sanno bene di essere i “fondatori” di un nuovo partito e questi sono i primi passi anche a Messina.

“Per noi è un momento importante- ha spiegato Daniela Faranda- E’ un progetto che ha radici lontane e che vede insieme e punta ad unire i moderati,i cattolici, in questo Nuovo centro destra. E’ con questo spirito che intendiamo collaborare con i colleghi che hanno scelto Forza Italia. Inizia per noi un cammino che vogliamo sia costruttivo nei confronti di un’amministrazione che finora ha presentato in Aula ben pochi provvedimenti e sui quali abbiamo le idee chiare e non abbiamo accettato nulla a scatola chiusa”.

La Faranda ha poi fatto l’esempio della Tares, votata non a cuor leggero, ma per senso di responsabilità “è un obbligo di legge, abbiamo chiesto correttivi e adesso vigileremo su quanto ha intenzione di fare la giunta per il futuro visto che il servizio non è all’altezza”, oppure l’isola pedonale, una scelta di civiltà cui dovranno seguire, secondo il Ncd modifiche sul piano della viabilità “occorre potenziare sia l’Atm che il numero dei vigili”.

A chi contesta che l’opposizione del Ncd finora è stata blanda la consigliera spiega “Fino ad oggi abbiamo affrontato emergenze e problemi del 2013, ma sul bilancio e su quanto riguarderà l’amministrazione 2014 ci faremo valere”.

Al momento non ci sono organismi dirigenziali e fino all’Assemblea costituente dell’Ncd di fine marzo saranno i deputati a “traghettare” vecchi e nuovi arrivi ed a preparare la macchina organizzativa anche in vista delle competizioni elettorali, Europee in testa. “L’ossatura del partito saranno i circoli, il territorio-spiega Enzo Garofalo- e l’organizzazione sarà federalista”. Già nel week-end i giovani del Nuovo centro-destra si stanno incontrando a Pesaro.

“Non condividevamo un Pdl in mano ai Verdini, alle Santanchè o agli Scilipoti- ha commentato Nicola Crisafi, vicepresidente del consiglio comunaleè un’altra la nostra visione della politica e concordiamo completamente con i deputati che oggi sono qui e che hanno sempre dimostrato di volere dare risposte al territorio”.

Presenti alla conferenza stampa i rappresentanti degli altri partiti, dal Pd all’Udc ai Drs, molti consiglieri comunali, Paolo David, Carlo Abate, Franco Mondello, il vicepresidente del consiglio Nino Interdonato, il deputato regionale Drs Beppe Picciolo e poi i consiglieri di quartiere Ncd e quanti, come Pippo Capurro, hanno aderito alla formazione.

“Comprendo l’emozione di Daniela Faranda e Nicola Crisafi oggi- ha detto Enzo Garofalo- perché l’abbiamo vissuta con Bruno Mancuso e con Germanà a dicembre, quando abbiamo ufficializzato la nostra scelta, consapevoli di essere fondatori di un nuovo partito, con tutte le responsabilità che questo comporta”.

Per il deputato non ci sono dubbi: le larghe intese riguardano il governo nazionale e non si ripeteranno a livello locale o regionale, il Ncd correrà con proprie liste ed in totale autonomia “alla giunta Accorinti chiediamo risposte chiare sull’impianto di Pace e sulla raccolta differenziata porta a porta”.

E se sul piano nazionale le divergenze tra gli ex Pdl dei due tronconi, F.I e Ncd si fanno sempre più evidenti, questa distanza è per molti la prova di una convivenza tra “anime” di un partito arrivata al capolinea “Il nuovo partito nasce con un’immagine opposta a quella del Pdl- spiega il senatore Bruno Mancuso- Lì sul piano decisionale c’era una piramide, il Ncd sarà invece una piramide rovesciata. Certo, stiamo vivendo una fase di costruzione, chiamiamolo caos creativo. Ma tra un Pd di rottamatori, un blocco di F.I e Grillini di rottura, noi siamo per la proposta”.

Esclude ogni forma di larga intesa in salsa sicula, come forse qualcuno aveva auspicato il deputato regionale Nino Germanà “Non saremo mai intruppati con un governo fallimentare come quello di Crocetta, a meno che non ammetta di avere fallito totalmente, ma siamo pronti ad un’opposizione collaborativa”.

Il deputato si è soffermato sull’inchiesta sui fondi ai gruppi Ars che ha portato ad 83 indagati tra ex deputati e deputati confermati, con l’ipotesi di reato di peculato e per spese che vanno dal rimborso del caffè e delle mance ai Diabolik fino alle borse griffate e ai regali acquistati in gioielleria

“Le istituzioni stanno perdendo credibilità- ha commentato Nino Germanà- questa è una vicenda dolorosa, il mio auspicio è che chi non ha nulla da rimproverarsi possa dimostrare la sua innocenza. Ma sapere che ci sono stati deputati che si sono fatti rimborsare lo scontrino di 2 euro per il caffè o i 170 euro per i Diabolik ti fa dire che sono dei miserabili…fa apparire in luce diversa chi ha speso 2000 euro per motivi politici. Le istituzioni devono recuperare credibilità”.

Rosaria Brancato