Il Comune ci riprova, torna il Pedibus. La prima scuola a partire è la Boer

Un autobus umano composto da una carovana di bambini in movimento accompagnati da due adulti, con capolinea, fermate, orari e percorso prestabilito. Il Pedibus ha un adulto “autista” sul davanti e un adulto “controllore” nella parte posteriore. I bambini vanno a scuola in gruppo, seguendo un percorso stabilito e raccogliendo passeggeri alle “fermate” del bus predisposte lungo il cammino.

L’amministrazione comunale lo aveva proposto già lo scorso anno ma non era andato a buon fine. Stavolta, invece, si parte. Il progetto è stato presentato stamane in conferenza stampa dal sindaco Renato Accorinti, dagli assessori alla Pubblica istruzione, Patrizia Panarello, ed alla Mobilità, Gaetano Cacciola, dal referente della Fondazione di Comunità di Messina, Salvatore Rizzo e dal dirigente scolastico della Boer, Antonio Sabato. Erano presenti anche le insegnanti Giusy Speranza e Domenica Minutoli, i bambini partecipanti al progetto ed i genitori che “guideranno” il Pedibus.

Proprio la Boer è la prima scuola ad aderire ma la sperimentazione, soprattutto se porterà buoni risultati, potrà essere replicata anche in altre scuole che ne faranno richiesta.

“Dopo un anno siamo riusciti a partire – ha affermato l’assessore Cacciola -. E’ la testimonianza che bisogna saper aspettare ma che poi i frutti arrivano. L’appuntamento è per domani mattina alle 8, davanti alla Farmacia del Popolo, sul viale Giostra. La prima fermata è prevista in via Palermo all’incrocio con viale Regina Elena alle 8.05; la seconda all’incrocio con via Guglielmo Pepe alle 8.10 e la terza, ed ultima, davanti alla scuola, alle 8.15. L’obiettivo è quello di raccogliere l’utenza residente nella zona compresa tra la scuola e la parte bassa di viale Giostra e via Palermo, ma anche chi abita più lontano potrà accompagnare i bambini direttamente alle fermate e non a scuola, evitando la congestione stradale davanti al plesso. Del resto, a piedi si fa prima, oltre a tutti i benefici salutari che ne derivano”.

La Fondazione di Comunità di Messina, partner del progetto, ha fornito le paline che sono state predisposte alle fermate e acquistato le palette segnaletiche per gli accompagnatori e i giubbotti fosforescenti con il logo del Pedibus del Comune di Messina per i bambini. “I nostri fondi – ha spiegato Salvatore Rizzo – sono destinati a programmi di sviluppo locale, soprattutto della primissima infanzia. Riteniamo che le scuole siano il luogo centrale per ricostruire la civiltà. Il pedibus non risolverà tutti i problemi ma dà una importante segnale pedagogico verso una città da vivere in modo più umano, camminando, conoscendola e rendendola più vivibile. Ci auguriamo che il progetto possa essere ampliato anche ad altre scuole”.

Un ringraziamento ai genitori che faranno da “autisti” è giunto dal dirigente della Boer e dalle insegnanti. “Aderiamo volentieri all’iniziativa – ha detto il prof. Antonio Sabato – ed anzi speriamo che i percorsi aumentino e si contribuisca anche a risolvere i grandi problemi di traffico che ci sono davanti alla scuola. Speriamo che anche altri genitori si rendano parte attiva del progetto e che partecipino, visto che purtroppo, a volte, mentre la scuola costruisce sistemi educativi, l’esterno non aiuta”.

Entusiasta anche il sindaco Accorinti: “Chi la vede con superficialità dirà che ci sono ben altri problemi da affrontare. Invece il rinnovamento culturale ed educativo parte dai bambini, con l’appoggio dei genitori, che è fondamentale. Il pedibus non l’abbiamo inventato noi ma esiste da tempo in altre parti d’Italia e d’Europa. Tanti anni fa i bambini erano abituati a vedere i genitori che li accompagnavano a scuola in macchina, magari gettando i rifiuti dal finestrino. E’ con questo esempio negativo che si è creata l’inciviltà. Questa è invece un’iniziativa fondamentale per il futuro della città”.