Gaetano Sciacca verso l’Ispettorato provinciale del Lavoro. Con la “benedizione” di Picciolo

Dal Genio Civile all’Ispettorato provinciale del lavoro (oggi Direzione Territoriale del lavoro di Messina). L’ex ingegnere capo, Gaetano Sciacca, è in procinto di andare a dirigere l’ufficio che ha sede in via Ugo Bassi e che si occupa principalmente di procedimenti amministrativi attinenti al settore del lavoro.

Il dirigente regionale trova così una nuova collocazione dopo la rotazione decisa dal presidente Rosario Crocetta all’’Ufficio di via Aurelio Saffi, ritenuta da Sciacca una vera e propria “defenestrazione”, alle quale si è opposto attraverso un’azione legale che ha portato in Tribunale sia la Regione che il suo successore, l’attuale ingegnere capo Leonardo Santoro.

Per il prossimo 20 gennaio, dinanzi al Tribunale del lavoro giudice collegiale è stata fissata l’udienza per l’appello contro la sentenza emessa dal giudice Graziella Bellino, che aveva rigettato il ricorso presentato dall’avvocato Aurora Notarianni. Non è escluso che l’ingegnere Sciacca decida a questo punto di fare un passo indietro, visto il nuovo incarico ottenuto da Palermo.

In questi mesi, fuori dalle aule del tribunale, l’ex ingegnere capo ha rafforzato la sua immagine di “paladino del territorio” grazie ad alcuni articoli pubblicati sui principali quotidiani italiani e partecipando a numerose trasmissioni sui canali nazionali. Un riconoscimento importante per la sua attività in difesa del suolo e dell’ambiente è arrivato anche dal Governo, che lo ha nominato consulente della Struttura di missione #italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche. Incarico che svolge a titolo gratuito.

Nelle ultime settimane, poi, il nome di Sciacca è più volte venuto fuori come il candidato favorito per sostituire il dimissionario Filippo Cucinotta nella giunta Accorinti. In realtà, si è scoperto solo in questi giorni che il sindaco non lo ha mai cercato, avendo già in testa il nome di Elio Conti Nibali, su cui poi è caduta la scelta finale, con tutto quello che ne è conseguito.

Peraltro, va detto che i rapporti tra Accorinti e Sciacca non sono più così idilliaci come lo erano quando l’allora ingegnere capo decise di appoggiare pubblicamente la candidatura del professore di educazione fisica. Prova ne è che il dirigente regionale, negli ultimi giorni, non ha mancato di far sentire la sua voce critica nei confronti dell’amministrazione Accorinti. E’ successo, ad esempio, anche nel corso della conferenza stampa di qualche giorno fa, in cui Sciacca si è seduto al fianco dei deputati Dr Beppe Picciolo e Marcello Greco per condividere un percorso comune sulla zona falcata.

Un’uscita pubblica col nemico di un tempo, neanche troppo lontano, che secondo i maligni avrebbe suggellato un sodalizio politico, e non un accordo tecnico com’è stato definito, che ha immediatamente portato i suoi frutti: la nomina all’Ispettorato provinciale del lavoro. Dietro lo “scongelamento” di Sciacca – rimasto per mesi senza incarico – per molti c’è, infatti, lo zampino di Picciolo, che continua a piazzare i suoi uomini con grande facilità in posti di governo e di sottogoverno. E’ in quota Dr l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Croce e lo saranno anche le nomine di Pippo Morano e Fabio D’Amore che andranno rispettivamente a ricoprire le cariche di presidente del Parco dell'Alcantara e di presidente dell’Ersu.

Insomma, in tema di nomine, Picciolo si guadagna il titolo di “asso pigliatutto”.

Danila La Torre