Il Pd ricomincia da uno: un banchetto, una persona, un’adesione. Finisce l’era dei signori delle tessere

E’ il nuovo Pd di Messina che nasce. Con semplicità, con un banchetto a Piazza Cairoli messo a disposizione di quanti, tra oggi e domani, vorranno aderire al partito. Niente circoli, anzi, niente moltiplicazione dei circoli, niente signori delle tessere. Il principio è: una persona in carne ed ossa una tessera. Il Pd ricomincia da qui, con Alessandro Russo ed un gruppo di appassionati che ci credono alla rinascita, sia pure lenta, sia pure faticosa perché c’è tanto da lavorare soprattutto per riavvicinare la gente ad un partito che in questi anni ha fatto di tutto per scavare un solco tra i problemi e le istanze reali e le stanze dei bottoni. E in questo percorso di rinascita non poteva mancare a Messina, al banchetto di Piazza Cairoli, Ernesto Carbone, commissario del Pd dello Stretto, chiamato ad un compito difficile e complesso.

All’inizio si era pensato ad un vero e proprio tesseramento, dal momento che l’ultimo risale al 2013, ma strada facendo si è optato per una raccolta di adesioni, che saranno trasmesse al partito per una valutazione non personale ma basata sulle regole fissate dallo statuto. Proprio perché siamo di fronte ad una fase delicatissima Carbone ed i vertici del partito hanno optato per una sorta di “adesione” che si tramuta in tessera solo dopo il passaggio romano.

“Noi saremo qui a Piazza Cairoli sia oggi che domani-spiega Alessandro Russo- I banchetti sono distribuiti anche in tutta la provincia. Stiamo notando davvero una grandissima voglia di ricominciare, di persone che sono venute qui a firmare. In realtà al momento ci hanno inviato 1.500 tessere, e purtroppo ci stiamo rendendo conto che non basteranno per far fronte a tutte le richieste d’iscrizione, ma questo era soprattutto un segnale che il Pd voleva lanciare e siamo certi che i messinesi lo hanno compreso benissimo”.

Finita la fase del tesseramento dal 2016 si aprirà quella dei Congressi, perché, è bene ricordarlo, dalla primavera del 2013 il Pd è entrato in un tunnel. L’ultimo segretario cittadino è stato Giuseppe Grioli, che si dimise nella primavera del 2013 per partecipare alle primarie per le amministrative. Da allora quel ruolo non è più stato ricoperto, ed è iniziata una fase di sabbie mobili durata 2 anni e mezzo. La batosta delle amministrative, le inchieste Corsi d’oro, gli arresti, l’incapacità di avviare un qualsiasi dibattito sulla necessità di ricostruire il Pd hanno fatto il resto. Nel mezzo c’è la lunga telenovela della segreteria provinciale affidata a Basilio Ridolfo sulla base di un patto a tre finita poi nel tritacarne di congelamenti e scongelamenti, di dimissioni respinte prima e poi richieste, nonché la costituzione di comitati che non sono riusciti ad operare e trasformati in periodiche sedute di autoanalisi come quelle degli alcolisti anonimi.

Tutto questo da oggi fa parte del passato. Da oggi inizia un nuovo corso.

Rosaria Brancato