Gli ex An lanciano la sfida al Pdl: primarie e liste col simbolo Nuova Alleanza

Si chiama Nuova Alleanza perché affonda le radici in quell’Alleanza nazionale che fu sciolta dopo il “predellino” nel 2008 per confluire nel Pdl per poi sparire quasi del tutto con l’epurazione portata a termine con le Politiche di febbraio a vantaggio degli ex Forza Italia. Insomma, è giunta l’ora del risveglio e Buzzanca, Nania e Formica chiamano a raccolta gli ex An non per ricominciare da zero ma da dove la destra è sempre stata. E’ il Pdl che si è spostato verso il centro. Da oggi Nuova Alleanza lancia la sfida al Pdl, lo fa presentando liste proprie alle amministrative con quel simbolo, la coccinella, che in passato ha portato fortuna e lo fa anche lanciando la proposta delle primarie in piazza. Nove confronti in altrettante piazze, con i candidati del centro-destra che dal palco spiegano il loro programma e a fine comizio sono i messinesi che votano il migliore. A fine primarie si tirano le somme. Il gruppo il candidato sindaco da far correre alle primarie ce l’ha ed è l’ex city manager ed ex assessore Gianfranco Scoglio: “Io ci sono se ci sono le primarie, che si devono fare in piazza e non in una stanza o nei gazebo-dichiara- e si fanno sui programmi. Non credo che il Pdl rifiuti una formula democratica come questa ed un modo per riunire i moderati. Non voglio neanche pensare ad una simile ipotesi. Abbiamo governato insieme per 10 anni, col sindaco Leonardi e con Buzzanca, sarebbe ridicolo ricominciare da zero”.

Nuova Alleanza nasce in Sicilia, là dove alle Politiche su 77 candidati Pdl solo uno è un ex An, uno dei pochissimi che in tutta Italia sono stati salvati da quella che Nania definisce “la pulizia etnica” della destra. L’obiettivo è restare nel centro-destra e rinsaldare quella coalizione che esisteva sin dal ’94 tra partiti diversi ma uniti nel governare. “Dapprima era un Polo di buon governo, poi Polo della libertà ma con realtà ben distinte- spiega Mimmo Nania- come Forza Italia, An, Ccd. Nel 2008 è nato il Pdl come soggetto unico ed è stato un errore. Ora vogliamo ricostruire Alleanza nazionale e quella coalizione originaria del centro-destra con un centro e con una destra. Noi siamo la destra con valori ben precisi che c’erano, ci sono e ci saranno ed ai quali restiamo fedeli. Noi crediamo nel COSA e non nel CHI, perché gli uomini passano ma il sistema di valori resta”.

Gli obiettivi sono quindi due, ritornare alla coalizione originaria, anche perché nel frattempo Berlusconi ha chiarito che la prossima tappa sarà la nuova Forza Italia, poi la riforma elettorale col ritorno delle preferenze. A livello locale il guanto di sfida è lanciato al Pdl con una proposta di tavolo per scegliere il candidato attraverso le primarie, ben sapendo che gli azzurri hanno già risposto no. Su Scoglio è probabile si possa discutere, ma non sulle primarie. Gli ex An schiereranno una o più liste caterpillar con i big in campo per confrontarsi sui numeri. In conferenza stampa Buzzanca ha quindi annunciato la nascita del nuovo movimento che dovrà essere alleato di quel Pdl del quale l’ex sindaco è tutt’ora coordinatore provinciale. Ma come ha preso Buzzanca il fatto che il coordinatore regionale Castiglione sia venuto a Messina per commentare i risultati elettorali e lo abbia fatto nella sede provinciale del partito senza neanche chiamarlo? “E’ vero non sono stato invitato, ma siamo qui per guardare avanti, certo è inusuale ma noi riteniamo giusto ricreare il centro-destra senza il trattino tra le due parole. E’ stato di cattivo gusto che il coordinatore regionale sia venuto qui senza neanche invitarmi, ma siamo qui per rinverdire la coalizione”.

Certo la situazione è molto strana con il coordinatore provinciale del Pdl non invitato alla conferenza stampa ufficiale del post-Politiche ed in odore (per bocca dei presenti) di commissariamento, che presenta un movimento nuovo che sarà alleato del Pdl stesso. Qualcosa nei prossimi giorni accadrà, anche perché proprio il Pdl dovrà rispondere, se non sulle primarie, bocciate a tutti i livelli fino a pochi giorni fa anche per questioni di tempo, almeno sul nome di Gianfranco Scoglio, che da city manager e da assessore è stato da sempre alleato degli ex forzisti.

“Non si può continuare con l’epurazione anche a livello locale-commenta Buzzanca-noi siamo certi che si può credere nel centro-destra inteso come era sin dall’inizio. Quando sono entrato a Palazzo dei Leoni questo salone delle Bandiere dove vi stiamo incontrando era un deposito di televisori. Abbiamo costruito insieme anni di governo, possiamo continuare a farlo”.

Gli ex azzurri però guardano in un’altra direzione, alle primarie non pensano neanche e quanto al nome, anche se Garofalo dice “ su Scoglio possiamo discutere, ognuno deve portare la propria idea” in queste ore si sta ancora cercando una candidatura forte da schierare alle amministrative.

Rosaria Brancato