Tasi. Quando si paga e come, bollettino postale o F24?

Il 16 giugno scade il termine per il pagamento della prima rata della Tasi per i comuni che hanno approvato le aliquote entro il 23 maggio scorso. Per gli enti inadempienti, invece, il Ministero dell’Economia ha disposto lo slittamento al 16 ottobre. Il saldo finale è stabilito al 16 dicembre e si può anche decidere di fare il versamento in un’unica soluzione.

La Tasi sostituisce l’Imu solo sull’abitazione principale, ma i possessori di seconde case, immobili di lusso e negozi dovranno continuare a pagare l’Imu sempre entro il 16 giugno in base alle aliquote decise l’anno scorso (eventuale conguaglio a dicembre). Lo slittamento a ottobre, dunque, vale solo per i comuni che non hanno ancora deliberato e solo per la prima abitazione.

Il gettito della Tasi serve a coprire i servizi comunali rivolti alla collettività, come la manutenzione stradale, l’illuminazione, la sicurezza, l’anagrafe. I comuni inadempienti costeranno un anticipo di 2 miliardi alle casse dello Stato.

Come si paga. La Tasi si pagherà con il modello F24. L’alternativa è il bollettino rilasciato da Poste Italiane presso tutti gli sportelli. Il bollettino è un modello bianco, uguale per tutti, che riporta il numero di conto corrente (1017381649) e la dicitura “Pagamento Tasi”, valido in tutto il territorio nazionale. Il Modello F24 sembra la modalità di pagamento più semplice, utilizzata già per l’Imu. Solo con l’F24 si può ricorrere ai crediti d’imposta per il pagamento del nuovo tributo.

Come compilare il bollettino postale. Nella sezione codice catastale inserire il codice del Comune in cui si trova l'immobile. In caso di abitazioni ubicate in comuni differenti serviranno più bollettini. Inserire i dati anagrafici e il codice fiscale del proprietario dell’immobile. Barrare la casella acconto (acc), e quella saldo solo se si vuole pagare in un’unica soluzione. Indicare il numero di immobili per cui si paga. Indicare l’importo da versare per ciascun immobile nel rispettivo rigo.

Come compilare l’F24. Si parte dalla sezione “Imu e altri tributi”: inserire l’anno di imposta, il codice del Comune in cui si trova l’immobile e la dicitura “acc” per l’acconto (per la rata finale bisognerà inserire “saldo”). Inserire il numero degli immobili e i codici tributo che sono:

3958 – Abitazione principale e relative pertinenze

3959 – Fabbricati rurali ad uso strumentale

3960 – Aree fabbricabili

3961 – Altri fabbricati