Basta pancia gonfia e dolori addominali con la dieta Low Fodmap

Buongiorno lettori di Tempostretto e ben trovati nella nostra rubrica dedicata alla salute. Oggi volevo parlarvi di Sindrome del Colon Irritabile (IBS) e di uno modo semplice per combatterla.

La società di gastroenterologia ha stimato che circa il 15% della popolazione soffre di colon irritabile, una patologia gastrointestinale che causa fastidiosi disturbi, spesso tali da diventare invalidante.

Gonfiore, diarrea, coliche e dolori diffusi all’addome sono sintomi bene conosciuti da chi soffre di IBS. Questi soggetti sono spesso costretti all’utilizzo di farmaci per ridurre i disturbi che rendono la giornata davvero problematica.

Oggi , in realtà, una soluzione sembra esserci e si chiama dieta LOW FODMAP (acronimo di dieta a basso contenuto di oligosaccardi , disaccaridi , monosaccaridi fermentabili e polioli).

Lo scopo di tale regime alimentare consiste nell’eliminare dall’alimentazione quotidiana del soggetto affetto da IBS di tutti gli zuccheri poco assorbibili a livello intestinale ma altamente fermentabili (fruttosio , lattosio , xilolo , sorbitolo ..ecc.) che sono i responsabili, una volta fermentati dalla flora batterica intestinale, della tipica pancia a palloncino che tanto ci crea fastidio e imbarazzo.

Tali sostanze, inoltre, essendo osmoticamente attive ( cioè richiamando acqua nell'intestino) provocano frequenti scariche diarroiche spesso senza preavviso.

La dieta "LOW FODMAP", testata su diversi gruppi di pazienti, ha dato risultati davvero incoraggianti, tali da essere stata inserita negli ultimi anni nelle linee guida per la cura di alcune patologie gastrointestinali.

La lista degli alimenti da escludere nella dieta “LOW FODMAP” è lunga e comprende, in particolare, i cereali contenenti glutine (frumento, orzo e segale), tutti i legumi (es. lenticchie, fagioli e ceci), diversi tipi di vegetali (es. carciofi, cavolfiore, asparago, funghi, cipolle, aglio) e di frutta (mele, pere, albicocche, susine, pesche, cocomero, uva, fichi) nonché tutti i latticini contenenti lattosio (latte intero, yogurt, gelato e formaggi freschi).

I quali andranno poi reinseriti nella dieta del paziente con modalità e tempistiche ben precise.

Per tale motivo mi sento di sconsigliare il fai da te, poiché come molte dietoterapie , la "LOW FOODMAP" è una dieta sbilanciata e pertanto,se gestita in maniera superficiale e con tempi errati, può portare gravi mancanze nutrizionali.

Affidatevi sempre a professionisti qualificati nell’ambito della nutrizione e diffidate sempre da diete di massa proposte da riviste, sedicenti coach o personal trainer.

Le diete vi possono cambiare la vita, ma non solo in meglio.

DOTT. Giovanni Piccolo

STUDIO ASSOCIATO DI NUTRIZIONISMO CAMBRIA-PICCOLO