La Regione trova soldi, le Riserve naturali siciliane non chiudono. Sospiro di sollievo a Taormina

Le 21 riserve naturali Siciliane, tra esse quella dell’Isola Bella di Taormina (dove si è potuto tirare un sospiro di sollievo)òà, non chiuderanno. L’accordo con le associazioni ambientaliste che le gestiscono (Legambiente, Wwf, Lipu, Gre, Rangers, Cai e Cutgana) è stato raggiunto al termine di una giornata intensa e di una riunione fiume tra gli assessorati al Territorio e all’Economia. I soldi per garantire il personale sono stati trovati. Alla base dell’intesa c’è un correttivo del capitolo di bilancio che sarà portato da 859mila ad un milione e 811 mila euro. Ci vorranno un paio di settimane, in quanto si rende necessario il nullaosta della Ragioneria generale e il passaggio in Giunta. Dalle parole bisogna ora passare ai fatti. Gli assessori regionali all’Ambiente, Maurizio Croce e all’Economia (rappresentato dal capo di gabinetto vicario, Gandolfo Librizzi) hanno dato ampie rassicurazioni in merito alla copertura delle spese sino alla fine dell’anno. Allo stesso tempo le associazioni ambientaliste si sono impegnate a tenere le strutture aperte e funzionali. Nessuna chiusura a partire da domani, dunque, come era stato annunciato dalla Regione.

Il capitolo di bilancio destinato alle Riserve ammonta ad 859mila euro, spesi già nei primi mesi dell’anno. Il resto è subordinato ai 500 milioni di aiuti che erano stati promessi da Roma lo scorso dicembre. Gli assessori all’Ambiente e all’Economia assicurano un aumento di 950mila euro. Il clima ieri era diventato teso quando il presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva paventato l’invio dei forestali e dei precari nelle riserve per scongiurarne la chiusura. La reazione è stata immediata. L’esito positivo dell’incontro tra gli assessorati e le associazioni ambientaliste ha evitato l’inasprimento degli animi e la chiusura delle Riserve. L’accordo c’è. Manca solo il via libera della Ragioneria generale e la delibera di Giunta.

Carmelo Caspanello