Pagamenti e trasparenza degli atti, il Comune è inadempiente: a rischio la stabilizzazione dei precari

Una sanzione che potrebbe ammontare sui 100 mila euro e che si traduce in minori trasferimenti statali per il Comune. Uno stop a qualsiasi tipo di assunzione e dunque anche ad eventuali percorsi di stabilizzazione dei precari. Sono le conseguenze a cui vanno incontro gli enti che non rispettano la normativa vigente in materia di tempi medi di pagamento dei fornitori e pubblicazione degli indicatori di tempestivita degli stessi pagamenti. Una procedura che dovrebbe rinnovarsi ogni anno e che invece vede Palazzo Zanca inadempiente già dallo scorso anno. Una questione che il Collegio dei Revisori dei Conti presieduto da Dario Zaccone monitora da mesi, sollecitando la Ragioneria generale a produrre tutta i documenti che servono per essere in linea con le disposizioni di legge. Ad oggi però tutto tace. E così lo scorso 6 maggio i Revisori sono tornati a scrivere al Ragioniere generale Antonio Cama e al Segretario generale Antonio Le Donne pagamenti, invitando la Ragioneria Generale a predisporre tutta la documentazione necessaria alla valutazione di questi obblighi normativi, insieme ad una attestazione del Ragionlere Cama che ne certifichi il suo rispetto o meno. Una nota in cui l’organo contabile ha evidenziato anche che il Comune è già fuori tempo poichè non ha rispettato il termine del 25 luglio 2014 per l’invio dellacertificazione sulla tempestivita dei pagamenti.

Il documento è stato inviato anche alla Presidente del Consiglio Emilia Barrile e alla Corte dei Conti siciliana, in modo da mettere tutti al corrente dei ritardi che gli uffici comunali stanno accumulando su questo fronte e delle conseguenze che quasi certamente dovrà scontare Palazzo Zanca per non aver rispettato la normativa. Rischi che hanno fatto sobbalzare la presidente Barrile che ha immediatamente chiamato in causa Sindaco, Assessori al Bilancio e al Personale, Ragioniere generale, Segretario, per chiedere di accelerare tutte le procedure per scongiurare l'applicazione del meccanismo sanzionatorio nei confronti del Comune.

A destare maggiore preoccupazione è naturalmente la questione del blocco delle assunzioni che rischia di penalizzare i contrattisti. Una nuova tegola che potrebbe rallentare o addirttura fermare il percorso di stabilizzazione che l’amministrazione assicura di voler portare avanti, anche se in realtà ad oggi sembra comunque tutto in una fase di stallo. Dopo la frenesia del lavoro degli ultimi mesi dello scorso anno, quando il Comune ha dovuto reigere e inviare al Ministero il Piano di fabbisogno triennale del personale con tutto il progetto di stabilizzazione dei 300 precari di Palazzo Zanca, è calato il silenzio. Chi non ha intenzione di restare zitto sono i lavoratori che adesso temono che questa inadempienza burocratica possa riversarsi sulle loro spalle, ma è anche la Presidente Barrile che adesso vuole vederci chiaro per evitare che alla fine a pagare siano sempre le fasce più deboli.

La numero uno del civico consesso ripercorre le tappe salienti di questa vicenda e ricorda che è obbligo dei Revisori attestare l’importo dei pagamenti relative a transazioni commerciali per l’acquisto di beni, servizi, forniture operati dalla Pubblica amministrazione ed effettuati dopo la scadenza dei termini. Termini che si concretizzano in 90 giorni per il 2014 e 60 giorni per il 2015. In pratica bisogna raccogliere tutte le fatture, conteggiare se ci sono stati ritardi nei pagamenti, mettere i dati su un prospetto e poi pubblicare tutto nella sezione Amministrazione trasparente di Palazzo Zanca. Allo stato attuale però nulla di tutto ciò risulta pubblicato e probabilmente si dovrà ancora attendere a lungo, nonostante il problema non nasce certo oggi.

Ovviamente prima dovrà passare tutto al vaglio dei Revisori che in realtà ci avevano provato già nello scorso luglio, decidendo poi di rispedire tutta la documentazione agli uffici di Ragioneria. “I Revisori dei Conti non hanno potuto asseverare il documento previsto dalla normativa perchè i dati presentati dal Dipartimento Servizi Finanziari erano incompleti e non corrispondenti all'effettiva totalità dei mandati di pagamento di Palazzo Zanca” scrive la Barrile per mettere tutti i tasselli del puzzle al proprio posto e spiegare perchè in quell’occasione il documento esibito fu giudicato inattendibile da Zaccone e dagli altri due membri, Federico Basile e Giuseppe Zingales.

Alla luce di questa situzione di inadempienza, la presidente Barrile (nella foto) non nasconde i suoi forti timori sul blocco del percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari di Palazzo Zanca. La legge, del resto, parla chiaro. Il comma 2 dell'art. 41 D.L. 66/14 prevede che le Pubbliche amministrazione che non rispettano i tempi medi di pagamenti previsti dalla normativa non possono «procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. Er fatto altresi divieto agli Enti di stipulare contralti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione».

Ma c’è di più. La presidente fa un salto nel suo passato da lavoratrice socialmente utile e proprio per questo non ha intenzione di lasciare campo libero a conseguenze che potrebbero rivelarsi fatali per molti. Memore della sua precedente attivita lavorativa di LSU e pienamente solidale con i precari comunali, dichiara di condividere ansie, timori e speranze che non possono assolutamente essere eluse, nel caso, per la mancata pubblicazione di documenti previsti ed obbligatori per legge.

La presidente sollecita ogni organo politico ed amministrativo ad assumere tutte le iniziative utili per adempiere agli obblighi di legge e scongiurare le sanzioni. Anche perchè un altro sefamoro rosso alla stabilizzazione significherà rinviare a data da destinarsi una stabilizzazione promessa, annunciate e ancora ferma solo alle buone intenzioni.

Francesca Stornante