L’abbandono del verde pubblico. Ialacqua lancia la campagna “Messina città giardino”. LE FOTO

La data X è venerdì 21 marzo. In quel giorno, in conferenza stampa, verrà presentato un nuovo programma per la gestione del verde. Sarà il momento simbolo in cui dovrà ripartire un’organizzazione che, nel corso degli ultimi anni, ha fallito.

Da villa Dante a piazza Cairoli sino a piazza Castronovo, passando per villa Mazzini e viale Boccetta. Ma l’elenco potrebbe essere molto più lungo. La situazione del verde cittadino è sempre precaria e non si riesce a trovare una soluzione. La scorsa amministrazione aveva tentato di migliorare la situazione, lanciando l’iniziativa “Adottiamo il verde”, ma anche quella ha dato ben pochi frutti.

L’aiuola all’ingresso di piazza Cairoli era stata affidata ad una gioielleria vicina, come si evince dal cartello, ma è in stato di abbandono. La poca acqua all’interno della vaschetta è putrida e non mancano i rifiuti. Situazione simile a piazza Castronovo, dove, più che il verde, sono rimaste solo alte erbacce. Anche questa era stata affidata in parte ad un commerciante della zona, Basilio Calandra, che adesso protesta per l’aggravio dei costi, visto che il Comune vorrebbe ampliare la concessione. Ciliegina sulla torta, i gabbiotti della Polizia Municipale, vuoti e sporchi. Un monumento allo spreco, dato che sono stati spesi dei soldi per realizzarli e installarli ma non sono mai stati utilizzati.

La situazione non migliora a villa Dante. Illuminazione guasta, videosorveglianza spenta, verde abbandonato e staccionate rotte. L’area accanto al nuovo parcheggio è ancora in modalità di cantiere, mentre il centro sociale, i servizi igienici e le strutture sportive (piscina, palestra e arena) versano in cattive condizioni. Anche in questo caso, tutto è affidato agli interventi straordinari di scerbatura e pulizia. Da parte del Comune, finora, solo l’avvio di una procedura amministrativa per l’affidamento in gestione degli spazi sociali, così come richiesto dalla III circoscrizione.

Un’altra segnalazione giunge dal consigliere comunale Claudio Cardile, in merito a villa Mazzini, seconda area verde della città, in ordine di grandezza, dopo villa Dante. “Dalla pavimentazione dissestata in più punti – scrive – alle mattonelle del tutto mancanti, dai lampioni danneggiati e distrutti a quelli del tutto assenti (di cui è rimasto solo lo scheletro), dalle radici dei ficus che toccano quasi terra al vecchio totem informativo che, ormai inutilizzabile, costituisce un serio pericolo per i bambini che giocano nell’area: la tastiera è infatti arrugginita e marcia e, inizialmente “incerottata” alla meno peggio per limitare i danni, ora mostra tutti i segni del tempo in pericolosissimi buchi all’interno dei quali è facile, per i più piccoli, introdurre le dita. La parte in plastica a protezione dei monitor è peraltro distrutta e presenta margini taglienti”.

Gli interventi sono sporadici e, quando ci sono, dopo poco si torna al punto di partenza. Spesso, a contribuire, ci si mette anche l’inciviltà di quei cittadini che non trovano di meglio che sporcare l’ambiente, ma il problema di base è che si procede per azioni straordinarie, mentre mancano quelle ordinarie.

Dal presente al futuro. 21 marzo, dicevamo in avvio. L’intenzione dell’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, è quella di lanciare la campagna che sarà denominata “Messina città giardino”. Il nome è allettante, la speranza è che, nei fatti, tutto si traduca in un deciso cambio di rotta. Abbiamo chiesto all’assessore, allora, come s’intende operare in tal senso. “Si è scelto il 21 marzo non a caso, perché è la data di inizio della primavera – ci ha detto Ialacqua -. Contiamo di agire dal punto di vista strutturale, è lì che sta il problema. Al Comune di Messina, il settore giardinaggio è praticamente assente e stiamo cercando di ricostruirlo. Se ne occupa un solo dipendente, un vivaista, mentre altri sono stati trasferiti e dovranno tornare a fare i giardinieri. Tutto il resto è in forza di un accordo fatto con l’Ato che prevede solo la cura del verde di cinque aree cittadine: villa Dante, villa Mazzini, piazza Castronovo, Passeggiata a Mare e Galleria Vittorio Emanuele; e di un altro accordo con Messinambiente per la scerbatura e la pulizia delle strade”.

Ma anche in questi punti nevralgici della città, come documentano le foto, l’ordine e il decoro lasciano a desiderare. “Bisognerà riformulare tutto – riprende l’assessore – perché l’Ato, nonostante il numero dei suoi dipendenti, ha solo 6 persone addette alla potatura delle piante, mentre altre 20 hanno come unico compito quello di spazzare le foglie. Abbiamo trovato in bilancio solo 50mila euro annui destinati all’arredo urbano, una cifra con la quale non si può fare nulla. Nel bilancio preventivo 2014, stiamo invece mettendo 1 milione di euro. Sono in fase di trasferimento dall’autoparco all’arredo urbano, poi, alcuni mezzi col cestello, in modo tale da poter fare anche delle potature in altezza”.

E nel frattempo? “Abbiamo recuperato 100mila euro dal fondo di riserva, al quale si attinge in casi eccezionali, ed abbiamo stilato un cronoprogramma – risponde Ialacqua -. Gli interventi sono già iniziati a villa Mazzini e villa Dante ed entro fine mese saranno ripulite anche la Passeggiata a Mare e villa Sabin. A villa Dante sono andato proprio ieri e mi son reso conto del disastro. Ci sono tante competenze diverse ed abbiamo invitato tutti i dipartimenti competenti a fare la propria parte. Si sta lavorando anche per la videosorveglianza. Le telecamere ci sono già, il problema è la mancanza del server, alla quale speriamo di sopperire presto. Poi coglieremo anche l’opportunità dei cantieri di servizio. Una novantina di persone, per tutto l’anno, faranno attività di scerbatura e di manutenzione delle aree verdi. Tra due mesi, è prevista la campagna“Maggio in villa”, nel corso della quale organizzeremo iniziative di animazione. In quel momento, chiaramente, le ville cittadine dovranno essere pulite”.

Si tenterà anche di rilanciare le iniziative relative alle adozioni del verde. Già con la delibera di giunta 764 del 25 ottobre dello scorso anno, è stata approvata la concessione in uso gratuito temporaneo di aree a verde in attuazione della campagna di sensibilizzazione denominata “Verde bene comune”, al fine di promuovere il mantenimento e la conservazione delle aree verdi comunali. Per avere in concessione fioriere, aiuole, spazi verdi ed aree comunali abbandonate, gli interessati potranno presentare una domanda in carta libera; la documentazione è possibile ritirarla all'assessorato all'arredo urbano, a palazzo Zanca, oppure consultando il sito http://www.comune.messina.it/verde-bene-comune/ . “Già per il 21 marzo – afferma Ialacqua – contiamo di assegnarne una decina, ma puntiamo ad arrivare presto a un centinaio ed a sistemare quelle che erano state abbandonate”.

L’assessore all’ambiente è ottimista sul futuro. Riuscire a garantire costantemente anche a Messina quel decoro che in altre città è normale sarebbe una vera e propria rivoluzione in positivo.

(Marco Ipsale)