A Palazzo Trabia il caloroso saluto del territorio al commissario Manganaro

Caloroso il saluto riservato a Daniele Manganaro, commissario di polizia nel comune di Sant’Agata di Militello e vice questore aggiunto. Il commissario Manganaro lascia il proprio ruolo, ricoperto dal 2014, per andare a ricoprire altri incarichi in altre realtà d’Italia.

La cerimonia di commiato si è svolta ieri, presso Palazzo Trabia nel comune di Santo Stefano di Camastra e ha visto la presenza di oltre 300 amministrazioni e 40 sindaci. Presenti all’incontro, inoltre, anche la vedova Montinaro, madrina della manifestazione, il prefetto di Messina, il questore di Messina, l’assessore regionale agli enti locali Bernadette Grasso in rappresentanza del governo regionale e l’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci.

La scelta di Palazzo Trabia come luogo ospite della cerimonia ha permesso di cogliere l’occasione per intervenire, ancora una volta, sull’importante tema della legalità. Il palazzo era stato infatti scenario di una manifestazione di solidarietà nei confronti di Giuseppe Antoci in seguito all’attentato del 17 maggio 2016.

“Questo luogo –ha dichiarato il sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re- è diventato, per ragioni diverse, simbolo della volontà forte di questo territorio e non solo dell’azione di contrasto dello Stato verso qualunque presenza malavitosa che ne potesse condizionare le enormi potenzialità di sviluppo. Oggi questo spazio –ha aggiunto- non appartiene solamente al comune di Santo Stefano di Camastra, che ha l’onore di ospitare un evento unico nel suo genere come la seduta congiunta di 17 consigli comunali. Questo spazio appartiene piuttosto all’intero territorio, quello delle 17 comunità ricadenti sotto la giurisdizione del commissariato di Polizia di S. Agata di Militello. Il nostro è un territorio che, in modo unanime e condiviso, avverte non solo la voglia ed il desiderio di tributare un doveroso saluto al commissario Manganaro ma sente anche l’esigenza di rendere questo momento un’occasione per rinsaldare il rapporto di stima e di gratitudine verso un servitore dello stato ma soprattutto verso l’uomo, verso quanto di importante e significativo egli ha fatto a servizio delle nostre realtà”.